Sparì due anni fa, latitante rintracciato e catturato alla stazione di Lione
È finita in Francia, esattamene nella stazione “Perrache” di Lione, la latitanza di Michele Bellocco, 27enne di Rosarno. Il giovane, nel 2021, si era sottratto agli arresti domiciliari a cui era sottoposto nella cittadina reggina, probabilmente nella consapevolezza della possibilità di una sentenza definitiva per cumulo pene, diventata effettivamente esecutiva qualche mese dopo.
Il 27enne è stato difatti condannato in via definitiva per vari reati contro la persona ed il patrimonio, in particolare per la violazione della normativa in materia di armi, per rapina, calunnia, resistenza a Pubblico Ufficiale, ricettazione e furto; reati che sarebbero stati commessi dal 2014 al 2017 tra Catanzaro e la provincia dello Stretto.
Per questo gli sono stati inflitti otto anni e quattro mesi di reclusione, provvedimento che secondo gli inquirenti potrebbe aver ulteriormente ingenerato in lui la volontà di darsi alla latitanza.
A rintracciarlo sono stati i Carabinieri di Gioia Tauro che sin da due anni fa hanno continuato ad indagare sotto il costante coordinamento della Procura Generale della Corte d’Appello di Reggio Calabria, senza ovviamente interrompere mai le sue ricerche, divenute tra l’altro più stringenti negli ultimi mesi, con l’internazionalizzazione del provvedimento di cattura.
Al momento sono in corso le procedure finalizzate all’estradizione di Bellocco che, al rientro in Italia, sarà messo a disposizione dell’Autorità Giudiziaria reggina per scontare la pena.
L’arresto di Bellocco - che a Lione è stato fermato dalla polizia francese - si inserisce nell’ambito di un ampio progetto fortemente voluto dalla Procura Generale della Repubblica di Reggio Calabria, guidata dal Procuratore Generale Gerardo Dominijanni che ha rafforzato il coordinamento delle attività delle forze di polizia per la ricerca e la cattura dei latitanti destinatari di provvedimenti definitivi e che può già vantare, in poco tempo, importanti risultati.