Guardavalle: sequestrate due attività per scarichi abusivi di rifiuti pericolosi

Catanzaro Cronaca

Proseguono le attività di indagine in materia di tutela dell’ambiente dei militari della Guardia Costiera di Soverato che nella sola giornata di ieri, giovedì 13 luglio, insieme al personale del servizio tematico suolo e rifiuti del Dipartimento di Catanzaro e del Centro Regionale Coordinamento Controlli dell’Arpacal, hanno ispezionato due attività industriali nel comune di Guardavalle.

Nella prima, adibita ad autocarrozzeria ed autolavaggio, sarebbe stata riscontrata la totale assenza di sistemi di raccolta delle acque prodotte dal processo di lavorazione oltre alla mancanza di sistemi di aspirazione dei fumi.

Tali gravi irregolarità, che avrebbero causato la diretta immissione nell’ambiente di tutti gli scarichi dell’azienda, associate all’assenza dell’autorizzazione unica ambientale avrebbero determinato le condizioni per l’immediato sequestro dell’intera attività e la denuncia a piede libero del titolare.

Nel secondo opificio, ubicato nello stesso comune, sarebbe stata riscontrata la presenza di 261 metri cubi di rifiuti speciali, alcuni dei quali potenzialmente pericolosi, tra cui cemento armato derivante da demolizioni, frammenti di lastre di vetroresina, materiale ferroso ed altro, tutti raccolti in un’area non pavimentata e non idonea al loro stoccaggio tanto da configurare l’ipotesi di reato di gestione illecita di rifiuti ed inquinamento delle acque superficiali e del suolo.

In questo caso si è proceduto con il sequestro di tutti i rifiuti, ed al fine di evitare che il reato contestato possa essere portato ad ulteriori e più gravi conseguenze, con precise indicazioni da seguire per la rimozione degli stessi e la messa in sicurezza dell’intera area interessata, che ha un’estensione di circa 174 metri quadrati.

È stato quindi disposto che la rimozione dei rifiuti debba essere affidata ad una ditta regolarmente iscritta nelle apposite sezioni dell’albo dei gestori ambientali; che debba essere effettuata previa separazione per categorie omogenee e classificazione degli stessi, ed inoltre, nella caso di conferma della presenza di rifiuti pericolosi, essere seguita dalla verifica, per mezzo del prelievo di campioni di terreno, della potenziale contaminazione del suolo per valutare eventuali ulteriori attività di bonifica necessari.