Stalking aggravato, rapina e violenza privata all’ex moglie. Assolto da tutte le accuse
Il Tribunale di Castrovillari ha accolto totalmente le richieste di un 37enne rossanese che è stato assolto da tutte le accuse, gravissime, per le quali l’ex moglie lo aveva denunciato: per i fatti contestati era stato anche sottoposto ad una ordinanza di misura cautelare personale con le contestazioni di stalking aggravato, rapina e violenza privata.
Secondo la ex, a causa di una eccessiva gelosia, l’uomo l’avrebbe pedinata e controllata, anche con appostamenti, oltre a rivolgerle ingiurie ed espressioni offensive.
Reiterate le molestie riferite dalla presunta vittima, sfociate anche in minacce e aggressioni, con condotte che sarebbero durate nel tempo che le avrebbero procurato un grave stato d’ansia e fatto temere per la propria incolumità personale, costringendola a mutare anche il suo stile di vita.
Per questo il Gip della città del Pollino aveva emesso nei confronti dell’indagato il divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla persona offesa con la prescrizione di tenersi ad una distanza di 300 metri da questi luoghi e dalla vittima, con l’imposizione di non comunicare con la stessa con qualsiasi mezzo.
Nell’ordinanza il Giudice per le indagini preliminari aveva ripercorso i fatti denunciati dalla donna ritenendo la sussistenza di gravi indizi di colpevolezza per le ipotesi di reato contestate.
La tesi era che dopo l’avvio del procedimento di separazione consensuale l’uomo non avesse accettato la fine del rapporto con la ex mettendo in atto delle vere e proprie condotte moleste, pretendendo che la donna non avesse altre relazioni.
Dopo una prima denuncia sporta dalla moglie e poi ritirata nel tentativo di non esacerbare gli animi, anche per la consensualità della pratica di separazione in corso, le molestie sarebbero poi proseguite in un crescendo, fino a sfociare nelle minacce con una pistola giocattolo e nella riferita aggressione con rapina del telefono cellulare.
Per il Gip, dal racconto della donna sarebbero emersi due importanti riscontri costituiti dal rinvenimento della pistola giocattolo e del telefono cellulare sottratto alla donna.
Su richiesta del Pubblico Ministero, qualche mese dopo la donna era stata sentita dinanzi al Gip e in quella sede, su pressanti e incessanti domande della difesa dell’uomo, avrebbe dato una versione dei fatti totalmente differente rispetto a quella denunciata.
“Proprio sulla scorta dell’esito dell’incidente probatorio è stata formulata una richiesta di archiviazione del procedimento, poi accolta dal giudice, in quanto emersa, per come evidenziato dalla difesa, l’assoluta falsità delle dichiarazioni rese dalla donna ai danni dell’ex-marito”, ha affermato il legale dell’uomo, l’avvocato Francesco Nicoletti.