Operazione Joy’s Seaside. Primo grado: escluse ipotesi associative, le decisioni

Reggio Calabria Cronaca

È arrivata nel pomeriggio di oggi, martedì 18 luglio, la sentenza di primo grado, del Tribunale Collegiale di Palmi, del processo scaturito dall’inchiesta “Joy’s Seaside” (QUI), operazione che nel marzo del 2021 fece scattare un blitz condotto dalla Squadra Mobile e dagli uomini del Commissariato di Gioia Tauro che eseguirono allora 17 arresti (QUI).

L’ipotesi sviluppata nel corso delle indagini mirava a dimostrare l’operatività di due distinte associazioni criminali insistenti sul lungomare di Gioia Tauro e nel Rione Marina, l’una delle quali a carattere mafioso e l’altra finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti.

Costrutti che, all’esito della complessa ed articolata istruttoria dibattimentale sviluppata nel corso del rito ordinario non sono stati ritenuti provati dai giudici palmesi che con il dispositivo di oggi hanno escluso la sussistenza di un’associazione mafiosa ed anche constatato l’assenza di una struttura organizzata tesa al commercio di droga, ritenendo piuttosto dimostrate alcune ipotesi delittuose monitorate nel corso delle indagini.

Il tribunale avrebbe quindi sconfessato la tesi di una direzione unitaria” delle vicende di reato monitorate nel territorio della Marina di Gioia Tauro durante il periodo delle investigazioni, il che ha portato ad un ridimensionamento delle richieste di condanna avanzate dall’Ufficio di Procura per effetto dell’esclusione delle due imputazioni associative e delle aggravanti connesse ai singoli reati fine.

LE DECISIONI DEL TRIBUINALE

Nel dettaglio, il tribunale ha assolto: Gaetano De Maio (difeso dagli Avvocati Domenico Putrino e Domenico Malvaso), con la richiesta del PM che era di 28 anni; Cesare Cento (difeso dall’Avv. Domenico Putrino) la richiesta era di 12 anni; Giuseppe Cento (difeso dall’Avv. Domenico Licastro, la richiesta era di 10anni; Carmelina De Maio (difesa dall’Avv. Domenico Putrino), la richiesta era di 6 anni; Antonio Giovinazzo (difeso dagli avvocati Domenico Putrino e Giuseppe Milicia), la richiesta era di 6 anni.

Gaetano Modaffari (difeso dall’Avv. Davide Vigna) è stato invece assolto dal reato di associazione finalizzata al narcotraffico ed altri capi di imputazione, e condannato per i restanti a 7 di reclusione (la richiesta era di 20 anni); Rocco Sposato (difeso dall’Avv. Giuseppe Milicia) è stato anch’egli assolto dai capi 2 (associazione finalizzata al narcotraffico), 6 e 7, e condannato per i restanti capi a 5 anni e 4 mesi (la richiesta era di 16 anni).

Ed ancora, Cosma Sposato (difeso dall’Avv. Giuseppe Milicia) è stato Assolto dai capi 2 (associazione finalizzata al narcotraffico), 6 e 7, e condannato per i restanti capi a 5 anni e 4 mesi (la richiesta era di 16 anni); Luca Martinone (difeso dall’Avv. Girolamo La Rosa) è stato assolto dal capo 2 (associazione finalizzata al narcotraffico), condannato per il capo 10 a 4 anni di reclusione (la richiesta era di 14 anni).

Infine, assolti Mario Maiolo (difeso dall’Avv. Andrea Alvaro, la richiesta era di 13 Maiolo); Luigi Iannì (difeso dagli Avvocati Domenico e Mimmo Infantino, la richiesta era di assoluzione); Graziella De Luca (difesa dall’Avv. Mariangela Borgese, la richiesta era di assoluzione); e Francesco Giovinazzo (difeso dall’Avv. Domenico Putrino, la richiesta era di assoluzione).