Tribunale Co-Ro, incontro informativo sul percorso istituzionale
Dopo gli incontri delle scorse settimane con le rappresentanze professionali e le categorie e facendo seguito all'incontro organizzato il 4 febbraio scorso, dal titolo “L'ora della Coesione”, sul tema della revisione della geografia giudiziaria ed in particolare della istituzione del tribunale del comprensorio ionico, si è tenuto nel tardo pomeriggio di ieri, nella sala di rappresentanza di Piazza Santi Anargiri di Corigliano-Rossano, un incontro finalizzato a fare il punto della situazione sul percorso istituzionale intrapreso e condividere i prossimi passi da compiere.
Presenti all'incontro il sindaco, Flavio Stasi, il presidente del Consiglio, Marinella Grillo, l'assessore con delega agli affari legali, Mauro Mitidieri, il senatore Ernesto Rapani ed una rappresentanza delle associazioni forensi, che non hanno mai smesso di seguire e supportare i percorsi istituzionali attivati in questi mesi.
Nel corso dell'incontro è stato illustrato l'iter che sta seguendo la proposta di legge al Senato anticipando la possibilità che nel corso delle prossime settimane potrebbero svolgersi delle audizioni nei confronti delle rappresentanze locali nonché dei sopralluoghi presso gli immobili proposti dai vari enti comunali per la riattivazione dell'attività giudiziaria.
L'Amministrazione ha reso edotti i partecipanti rispetto allo stato dei luoghi e delle procedure già attivate per rendere gli spazi immediatamente fruibili e disponibili, tenendo conto della Delibera di Consiglio Regionale con la quale la Regione Calabria stabilisce di caricarsi le spese di manutenzione e sorveglianza nonché del fatto che si tratta di un immobile che ha già la destinazione di edilizia giudiziaria e risponde quindi a tutti i requisiti necessari in materia.
L'intero tavolo ha condiviso quindi di procedere con unità di intenti per il raggiungimento di un obiettivo comune, che non può risentire di logiche di schieramento, ovvero l'istituzione del Tribunale della Sibaritide, correggendo l'enorme stortura generata dalla soppressione dell'ex Tribunale di Rossano, che ha lasciato un territorio vasto ingiustamente sprovvisto di un importante presidio dello Stato, una stortura divenuta ancor più evidente con la nascita della terza città della Calabria.