Luzzi, Granata (Valle Crati): “presenza liquami al depuratore, intervengano Carabinieri”
"Eravamo già intervenuti sulle problematiche ambientali del Comune di Luzzi. Come dicono alcuni cittadini, sembra una città allo sbando, immersa in una crisi dove tutto sembra nero e sgradevole. Una realtà ormai rassegnata ad una condizione di declino, di deriva. Qui la depurazione è peggio del Katanga. Di concerto, con un consigliere di opposizione, abbiamo constatato nei pressi del depuratore comunale una grave situazione ambientale, con possibile inquinamento del suolo". Lo dichiara il Presidente del Consorzio Valle Crati Avv. Maximiliano Granata.
"Lo scarico dei reflui fognari non depurati avviene direttamente sul suolo dove si è pure creato un piccolo invaso formato da acque stagnanti e liquami e secondo alcuni bene informati ci è stato riferito che questa situazione si sta protraendo già da alcuni mesi. A questo punto sorge spontanea una domanda che ruolo di controllo hanno esercitato ed esercitano in questo periodo, il Sindaco, la polizia municipale, il soggetto gestore e i responsabili del comune. Vieppiù sollecitiamo che il comando dei carabinieri locale e nello specifico, del Nipaaf, intervengano subito per verificare lo stato dei luoghi e porre in essere i relativi atti consequenziali", ha sottolineato.
"A questo si aggiunge che questo impianto di depurazione è stato oggetto di un finanziamento della regione con lavori già iniziati, per un importo di oltre due milioni di euro, e a questo punto sorge spontanea una domanda: che ruolo svolgono i collaudatori e i responsabili del procedimento della Regione Calabria su questa importante opera? L’inquinamento dei fiumi e del mare va combattuto anche nei comuni limitrofi con una corretta gestione del processo depurativo e non possiamo tollerare situazioni del genere", ha concluso Granada.