Birre, prove e musica dal vivo: Josh presenta il suo brano d’esordio “Somewhere”
È un'estate che assomiglia ad una continua jam session quella di Joshua Ruggiero, assorbito completamente tra lavoro e musica. E non parliamo solo del suo lavoro allo storico pub Exodus, che da sempre allieta le serate dei crotonesi a suon di birre e rock: perché tra un drink e l'altro il giovane barista è riuscito a trovare anche il tempo di fare musica dal vivo, presentando il suo primo singolo ed una serie di inediti.
È così, tra le varie serate del Fagiolata Tour - che conta diverse esibizioni in varie location tra cui il lungomare, la villa comunale e lo stesso pub - Josh ha permesso a molti di ascoltare per la prima volta Somewhere (ASCOLTA QUI), brano d'esordio scritto assieme a Michele Dimonte, Gianfrancesco Federico e Dennis Rocca. Segno che in città c'è un ambiente vivo a livello musicale, pronto a sperimentare ed a mettersi in gioco, a provare.
Abbiamo deciso quindi di fare quattro chiacchiere con il diretto interessato, per farci spiegare come fa a gestire il tutto e cosa intende fare di questa sua (bella) passione.
Fare musica o spillare birre: quale delle due cose preferisci fare?
Certamente nel mio caso per produrre la mia musica devo spillare birra. Per fortuna birra e musica sono un’ottima accoppiata!
Scherzi a parte, dopo anni passati ad ascoltare hai deciso di creare. Cosa ti ha spinto a fare questo passo?
È stato un processo naturale… una necessità. Ho iniziato a scrivere canzoni a 14 anni, come valvola di sfogo per esprimermi ed essere me stesso. Da quando il brano è stato pubblicato e sono arrivati i primi feedback ho capito che era la cosa giusta da fare, che la mia musica può far stare bene le altre persone e che quei pezzi non dovevano più essere solo i miei.
Parliamo del brano, Somewhere. Dove vorresti essere?
Somewhere non è un posto. È la fatidica ricerca di un posto dove si sta bene, dove c’è pace. Potrebbe essere ovunque o da nessuna parte.
Ok, è la tua canzone e sicuramente ti piacerà tutta. Ma qual è la tua parte/il tuo verso preferita/o?
È una piccola parte che precede il ritornello, la frase è: I’m there. Qui la musica è calma. A seguire c’è un crescendo,non solo musicale ma, di emozioni. Questa parte del brano segna la fine di un qualcosa e l’inizio di un’altra: rappresenta un cambiamento.
È un pezzo deciso ma allo stesso tempo non aggressivo. Da dove arriva l'ispirazione?
L’ispirazione è nata dalla necessità di dover comunicare un qualcosa che non riuscivo a esternare. Per me è molto più facile comunicare attraverso la musica.
Sarà sicuramente il risultato di tante prove. C'è altro nel cassetto?
Nei prossimi mesi il progetto è quello di registrare e continuare a suonare dal vivo. Avrete presto la possibilità di ascoltare ciò che per adesso è sul fondo di un cassetto chiuso a chiave.
Gestire un pub richiede molto impegno e dedizione, dove trovi il tempo per provare?
Il tempo, con un po’ di sacrificio, lo si trova. Purtroppo a Crotone non trovo lo spazio. C’è infatti carenza di posti dove provare ed esibirci,cosa fondamentale per poter crescere musicalmente.
La bella stagione è ideale per qualche esibizione dal vivo. C'è stato qualcosa in programma?
Potrei rispondere a questa domanda citando il titolo di una canzone dei Green Day: Wake me up when September ends. Scherzo… A causa degli impegni con il pub ho dovuto rinunciare ad alcune date che mi avevano proposto. Voglio però ringraziare l’amministrazione comunale e l’associazione Multitracce di Crotone che mi ha dato l’opportunità di esibirmi alla Villa Comunale e sul Lungomare. La stagione estiva purtroppo non è il mio forte per i live, a causa del lavoro che occupa gran parte delle mie giornate. Con la fine della stagione, quando spillerò meno birre, avrò più tempo da dedicare alla mia musica.
A proposito di musica, cosa te ne pare del panorama musicale cittadino? C'è fermento?
La realtà musicale cittadina mi sembra vivace e attiva ed in questi ultimi anni è cresciuta, arricchendosi e differenziandosi. I musicisti crotonesi inoltre sono sempre stati disponibili a collaborare con me, in un clima positivo e di sintonia.
Un ultimo pensiero va ai clienti del tuo pub, che ogni tanto ascoltano il tuo pezzo. Gradiscono?
È solo grazie al riscontro del pubblico che mi sento spronato a continuare. C’è chi addirittura è venuto al pub con una chitarra e ha suonato la cover di Somewhere! Il pezzo è stato apprezzato dai clienti del pub e non solo, grazie al loro passaparola è arrivato anche fuori dai confini italiani. Tutto questo per me é un grande stimolo a scrivere e ad incidere pezzi nuovi.