Omicidio nel lametino, la vittima era il cognato di Salvatore Mazzei
Giovanni Caputo, il commerciante 62enne incensurato assassinato ieri sera nel suo negozio di autoricambi di Sambiase, frazione di Lamezia Terme, nel catanzarese, era il cognato di Salvatore Mazzei, titolare di una cava di inerti tra le più grandi della Calabria e sotto sequestro per violazioni ambientali. Contro Caputo sono stati sparati alcuni colpi di pistola da una persona che ha fatto irruzione nel negozio uccidendolo all'istante.
L’imprenditore Mazzei, su cui pende la richiesta di condanna per concorso esterno in associazione mafiosa, è coinvolto nel processo a Catanzaro con un altro imprenditore, Antonino Chindamo: i due sono stati arrestati nel febbraio del 2009 nell'ambito di un'inchiesta della Dda su una presunta estorsione ai danni delle aziende impegnate nei lavori di ammodernamento dell' autostrada Salerno-Reggio Calabria. Mazzei, secondo l'accusa, avrebbe fatto da tramite con la cosca dei Mancuso di Limbadi, nel vibonese, alla quale sarebbero state pagate tangenti da parte delle imprese appaltatrici. Dalle indagini non sarebbe emerso comunque un collegamento tra l'omicidio di Caputo e la parentela con il Mazzei.
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