Taglio fondi Pnrr, Cambiavento: “Salvini promette Ponte ma abbandona infrastrutture per arrivarci”

Catanzaro Infrastrutture

Il Governo italiano promette, il Governo italiano ritira. Questo è il triste ritornello che i cittadini italiani si trovano costretti a subire quando si tratta di infrastrutture ferroviarie cruciali come la ferrovia Lamezia Terme - Catanzaro. Il ministro dei trasporti, Matteo Salvini, ha fatto grandi promesse in merito alla realizzazione del Ponte sullo Stretto, ma poi dimentica che per arrivarci servono mezzi e infrastrutture, strade e ferrovie. E in Calabria, queste infrastrutture sono carenti o del tutto assenti. La ferrovia Lamezia Terme Catanzaro rappresenta uno degli esempi più lampanti di questa carenza. La domanda a questo punto sorge spontanea: ma davvero il Ponte sullo Stretto è l'unica priorità per la Calabria? E' quanto scrive l'associazione Cambiavento.

"Intanto - continua la nota - registriamo che le promesse per una ferrovia più sicure ed efficiente per ora rimarranno solo sulla carta, visto che l'esecutivo Meloni ha deciso di tagliare i fondi Pnrr, rappresentando un altro triste esempio di mancata attuazione di progetti chiave per lo sviluppo delle infrastrutture ferroviarie nel nostro Paese. Dobbiamo ricordare che il progetto non prevedeva solo l'elettrificazione del tratto, ma anche l'implementazione di un sistema di controllo avanzato che avrebbe reso la ferrovia più sicura. Ma anche questa promessa è stata stralciata e rinviata.

E dunque mentre il Governo prende tempo, il Paese rimane fermo. Non solo in Calabria, ma in tutto il Paese, ci sono 1.400 chilometri di binari che aspettano miglioramenti urgenti.

In un momento in cui l'Italia ha bisogno di infrastrutture efficienti e moderne per stimolare la crescita economica e migliorare la mobilità dei cittadini, è inaccettabile che il Governo continui a fallire nelle promesse fatte ai cittadini. La Calabria e tutto il paese meritano una ferrovia moderna, efficiente e sicura, e non possono più sopportare promesse vuote e ritardi inaccettabili".