Operai agricoli e florovivaisti, rinnovo contatto provinciale. Sigle: “pronti a piattaforma”

Cosenza Attualità

Nei giorni scorsi le Segreterie provinciali e comprensoriali di Flai-Cgil, Fai-Cisl e Uila-Uil, hanno tenuto una prima giornata di approfondimento, sui temi più sensibili che fanno da sfondo all’ipotesi di piattaforma per il rinnovo del Contratto provinciale di Lavoro per gli operai agricoli e florovivaisti della provincia di Cosenza.

Un Contratto di lavoro la cui applicazione riguarda, sul territorio provinciale, una platea di circa 30.000 lavoratori alle dipendenze di oltre 6.000 aziende agricole.

Numeri che costituiscono un tessuto produttivo importante seppur eterogeneo e variegato, per dimensioni e per applicazione delle norme contrattuali vigenti.

E' quanto ricodano in una nota congiunta per Flai-Cgil Giovanbattista Nicoletti e Federica Pietramala, per Fai-Cisl Antonio Pisani e per Uila-Uil Antonio De Gregorio.

Per le Sigle si tratta quindi di un fenomeno che, nonostante un quadro normativo “severo”, "disegna, tuttora, un comparto tra il bianco e il nero attraversati dal grigio; passando cioè dal rispetto pieno delle regole contrattuali e normative fino ai fenomeni più gravi, come lavoro nero e caporalato, con l’aggiunta di una terza categoria che è quella di una diffusa elusione di istituti contrattuali, parcheggiati in una sorta di limbo sul quale accendere i riflettori".

Flai, Fai e Uila, ricordano che il sistema contrattuale agricolo è già un modello che coniuga “tutela delle retribuzioni, aspetti solidaristici e diversità territoriali”, anche grazie al ruolo affidato alla bilateralità, ovvero agli Enti Bilaterali Territoriali Agricoli (Ebat), e, per questo, “distrazioni e sviste” nell’applicazione del Contratto devono tendere allo zero.

Non a caso, la bilateralità, espressa come Welfare Contrattuale, è parte integrante del contratto e rappresenta una quota di retribuzione che spetta per diritto al lavoratore; una sua elusione, determina inadempienza contrattuale e conseguenti obblighi direttamente in capo al datore di lavoro. Oggi più che mai, in un quadro di continua erosione del potere di acquisto dei salari, a causa della spirale inflattiva, e quelli agricoli più di tutti, l’attenzione delle parti sociali, tutte, e degli organi preposti, deve essere più stringente.

Per decisione unanime, questa stagione di rinnovo contrattuale vedrà un maggiore coinvolgimento delle lavoratrici e dei lavoratori con un serie di assemblee zonale sul territorio per condividere oltre all’ipotesi di piattaforma anche informazioni sugli istituti contrattuali.

Nel corso dell’incontro, Flai, Fai e Uila, hanno, anche, espresso il loro apprezzamento per i risultati conseguiti nel 2022 dagli Ispettorati Territoriali del Lavoro (I.T.L.). Il personale ispettivo, oltre alla verifica del rispetto delle norme in materia di salute e sicurezza sul lavoro, ha recuperato, sull’intero territorio nazionale, a tutela dei lavoratori interessati crediti da lavoro e contributi per circa 1,4 mld di euro; non di meno sul piano provinciale dove si è registrato un ulteriore sforzo ispettivo che si è tradotto in un aumento delle diffide accertative, in particolare sull’orario di lavoro, sulle tariffe retributive, sulla omessa formazione e informazione ai sensi del D.L. 81/2008 nonché l’interesse teso alla verifica dell’iscrizione all’Ente Bilaterale Territoriale, qualora tale iscrizione determina per i lavoratori il diritto a percepire una quota di retribuzione.

Per Flai, Fai e Uila, il rinnovo del contratto provinciale per gli operai agricoli e florovivaisti deve essere un punto di forza per attrarre nuova manodopera in un comparto che vede numeri sempre più ridotti di lavoratori disponibili. Tutto questo lo vogliamo fare insieme alle associazioni datoriali agricole".