In auto, in fila, a ritirare la dose dalla finestra: un vero “drive in” della droga aperto h24

Reggio Calabria Cronaca

Un vero e proprio drive-in dello spaccio: tutti in fila, comodamente seduti in auto, ad attendere il turno per ritirare la dose personale. Una fiorente attività di vendita di cocaina al dettaglio che si ritiene messa in piedi da un 51ennne di Gioiosa Jonica, nel reggino, soggetto già noto alle forze dell’ordine e gravato da precedenti specifici per cui quest’oggi sono scattate le manette per poi spalancarsi le porte del carcere.

Il tutto è stato documentato dai carabinieri che nel corso delle indagini, durate alcuni mesi, hanno messo in campo diversi servizi di osservazione, così come appostamenti, pedinamenti, registrazioni video e intercettazioni telefoniche.

L’ipotesi degli investigatori, dunque, è che l’uomo abbia allestito presso un casolare di sua proprietà, situato in un’area isolata di campagna, un “punto vendita” ella droga aperto ad ogni ora del giorno.

CLIENTI DA TUTTA LA LOCRIDE

Per i numerosi acquirenti che lì arrivavano da ogni parte della Locride era sufficiente passare in auto in prossimità della finestra del casolare e, senza nemmeno dover scendere dal veicolo, effettuare l’ordinazione, ritirare la dose e consegnare il denaro nelle mani del presunto spacciatore.

Contestualmente all’esecuzione della misura cautelare, sono state effettuate delle perquisizioni personali e domiciliari, che hanno permesso di sequestrare svariate migliaia di euro in contanti e numerose dosi di stupefacente, di cui alcune scovate all’interno della guarnizione di una lavatrice grazie al determinante fiuto dei cani del Nucleo Cinofili.

Al termine delle operazioni, l’arrestato è stato condotto presso il carcere di Locri dove resterà a disposizione dell’Autorità giudiziaria, che provvederà ad accertare le sue responsabilità nelle opportune sedi di giudizio.

L’OPERAZIONE è stata condotta dai Carabinieri della Compagnia di Roccella Jonica, supportati dai colleghi dello Squadrone EliportatoCacciatori Calabria” e del Nucleo Cinofili di Vibo Valentia. La misura cautelare è stata emessa dal Gip del Tribunale di Locri mentre le indagini sono state coordinate dalla Procura della stessa città.