Il Nursing nefrologico per una medicina di qualità, se ne discute a Rende

Cosenza Salute

Si terrà domani, domenica 8 ottobre, nella sala convegni dell’Hotel San Francesco di Rende (nel cosentino) il 1° Convegno Regionale Calabria organizzato dalla Sian, la Società italiana degli infermieri di area nefrologica che ha sede a Bologna, e l’Ordine delle Professioni Infermieristiche bruzia, con il patrocinio del Dipartimento di Farmacia e Scienze della Salute e della Nutrizione dell’Università della Calabria.

L’evento (QUI IL PROGRAMMA) è rivolto sia a medici che infermieri del settore nefrologico e della rianimazione che si confronteranno sulle diverse tematiche nell’ambito nefro-dialitico e del trapianto renale.

Responsabili scientifici sono i dottori Giuseppe Ferraro e Francesco Barci, Infermieri dell’U.O.C. di Nefrologia-Dialisi e Trapianti dell’A.O. di Cosenza nonché membri attivi della Sian.

La malattia renale cronica è una delle più diffuse, infatti secondo recenti studi della Società Italiana di Nefrologia colpisce tra il 7 e il 10% della popolazione con una continua progressione a causa dell’invecchiamento generale della popolazione.

Il focus della giornata partirà dunque da questi dati e si soffermerà sull’importante ruolo che ricopre il nursing nefrologico che affianca la continua evoluzione della medicina sul fronte delle nuove tecniche diagnostiche e i nuovi approcci terapeutici.

Il processo assistenziale e di cura parte soprattutto dalla prevenzione, in cui il contributo delle associazioni come l’ASIT (Associazione Sud Italia Trapianti) è fondamentale.

Sarà questa l’occasione per presentare i primi dati derivanti dal progetto Pre.Di.Re, prevenzione e diagnosi delle malattie renali attraverso uno screening effettuato nelle scuole e che ha visto coinvolti oltre 1.000 studenti di età compresa fra i 14 e i 18 anni.

La medicina territoriale ha dunque un compito importante nella gestione della cronicità ed in questo contesto trova oggi la sua giusta collocazione la nuova figura dell’Infermiere di Famiglia e di Comunità, fornendo un sostanziale contributo nel ripensare i nuovi modelli organizzativi capaci di dare risposte coerenti ai nuovi bisogni di salute e di benessere della popolazione.

Durante l’evento verrà lanciata una proposta preliminare di trattamento domiciliare per i pazienti nefropatici che punta ad aumentare la qualità di vita del paziente riducendo, contestualmente, la spesa sanitaria.