Operatori di qualità: gli infermieri crotonesi migliorano competenze e esperienze
Un nuovo ciclo di eventi formativi organizzato dall’Opi, l’Ordine delle Professioni Infermieristiche di Crotone e dall'Azienda Sanitaria Provinciale; un’iniziativa che guarda all’eccellenza e all’aggiornamento continuo degli operatori sanitari del territorio.
Il primo appuntamento, quello che ha aperto il ciclo, si è svolto stamani presso il promontorio Lacinio, trasformato in un'aula professionale aperta al confronto multidisciplinare e all'approfondimento scientifico, un'occasione di crescita e interazione tra diverse figure professionali del settore.
L’iniziativa nasce con l’intento di rafforzare la qualità dell’assistenza sanitaria nella provincia pitagorica, favorendo un continuo scambio di competenze, esperienze e best practices.
La formazione, infatti, è riconosciuta come uno degli elementi centrali per affrontare le sfide di un sistema sanitario in continua evoluzione, e rappresenta un’opportunità non solo per aggiornarsi, ma anche per innalzare il livello complessivo dei servizi offerti alla comunità.
Un motore di crescita
È stato il dott. Pasquale Salvati, responsabile della formazione dell’Ordine delle Professioni Infermieristiche locale, ha evidenziato l'importanza strategica della collaborazione tra Opi e azienda sanitaria: “In sinergia con l’Asp - ha affermato - abbiamo deciso di rafforzare questo nostro rapporto che sta alla base della formazione. La formazione rappresenta il fiore all’occhiello della nostra professione. Non è soltanto un obbligo, ma un motore di crescita per professionisti preparati”.
“Ci tengo, però, a precisare un altro aspetto fondamentale: voglio fare un appello ai nostri rappresentanti politici e alle istituzioni, perché abbiamo bisogno di infermieri preparati, ma soprattutto motivati e rispettati. Dalla formazione deve partire un rispetto reciproco, e dobbiamo sostenere infermieri che continuano a incarnare i valori che sono alla base della nostra professione”, ha poi aggiunto.
La cura del paziente
L’iniziativa, che ha visto la partecipazione di numerosi professionisti del settore, ha avuto un focus particolare sull’approccio avanzato e innovativo alla cura del paziente, con un'attenzione particolare alla gestione degli accessi venosi complessi e alla cura di pazienti cronici o in lunga degenza.
La formazione specialistica dei professionisti, infatti, risponde alla crescente necessità di affrontare con competenza e attenzione le nuove sfide che il sistema sanitario si trova ad affrontare quotidianamente.
Il dott. Giovanni Cosco, dirigente medico ell’Uoc di Anestesia e Rianimazione di Crotone, ha sottolineato l'importanza di un approccio integrato alla cura dei pazienti, che include l'adozione di nuove tecnologie e linee guida più moderne: “Solo mettendo in campo competenze si può costruire una sanità all’altezza delle sfide attuali. Questo corso - ha evidenziato - riveste un’importanza fondamentale: è un corso gestito e pensato specificamente per i nostri infermieri, che si stanno specializzando in un approccio a 360 gradi verso il paziente, con particolare attenzione agli accessi venosi complessi e difficili”.
“Stiamo cercando di far nascere anche a Crotone, nella nostra ASP, un Vascular Team, proprio per dare risposte a esigenze particolari di pazienti che non devono solo essere sottoposti a interventi chirurgici, ma anche a lunghe degenze o che devono essere poi gestiti in ambito extraospedaliero”, ha poi annunciato il dirigente.
I dispositivi meno invasivi
In un contesto in cui la sanità si trova a dover rispondere a esigenze sempre più complesse e diversificate, le nuove linee guida e l’uso di dispositivi meno invasivi sono diventati centrali per il trattamento e la gestione dei pazienti.
La guida ecografica, per esempio, è diventata una pratica fondamentale per ridurre i rischi e migliorare la precisione degli interventi, garantendo così una cura sempre più personalizzata e meno traumatica per i pazienti.
Le innovazioni introdotte nel corso, incentrate sull'utilizzo di dispositivi con diametri e calibri inferiori, segnano un passo importante verso una sanità più moderna e meno invasiva, migliorando notevolmente le prospettive di recupero dei pazienti.
L’uso di dispositivi di ultima generazione è un esempio di come la formazione continua sia in grado di portare il sistema sanitario locale a rispondere con prontezza e competenza alle nuove necessità.
Il “sapere è potere”
La dott.ssa Rosalba Leotta, responsabile del settore formazione dell’Asp di Crotone, ha ribadito l’importanza strategica della formazione in ambito sanitario: “La formazione è una leva strategica per l’azienda, che porta a una crescita dei professionisti sanitari e ha una ricaduta positiva anche dal punto di vista qualitativo, in termini di risposta ai bisogni dell’utenza”.
“Come si dice, 'sapere è potere': significa formare professionisti autonomi, responsabili, ma anche in grado di offrire cure sempre più appropriate ai nostri pazienti. Questi corsi servono proprio a questo: a migliorare il comportamento e l’attività degli operatori sanitari all’interno delle loro unità operative, durante l’assistenza e la cura del paziente”, ha concluso Leotta.