Vacantiandu. Gianfelice Imparato porta a teatro “La Felicità” di Éric Assous
C’è un’età per essere felici e condividere l’amore? La risposta è tutta nella pièce divertente dello sceneggiatore francese Eric Assous, che descrive perfettamente la vita di coppia dopo gli “anta” e indaga in modo originale l’animo umano attraverso i personaggi rappresentati.
La sceneggiatura è proposta dall’attore napoletano Gianfelice Imparato, uno dei volti più interessanti del cinema italiano contemporaneo con una solida formazione teatrale. Insieme a lui l’attrice di lunga esperienza nel teatro Alessandra D’Ambrosio.
“La felicità” concilia temi profondi e la leggerezza della comicità che la fanno da padrone nei dialoghi in un solo atto della durata di circa 90 minuti, diviso in cinque quadri.
La storia ci racconta, nell’arco temporale di sei mesi, di due persone mature. Dal loro primo e casuale incontro fino al giorno del matrimonio. I passaggi da un quadro all’altro sono scanditi da musiche e cambi di luce. Pochi gli elementi scenici scelti, per la consapevolezza che altri orpelli o artifici nulla apporterebbero al valore del testo che ha bisogno di essere gustato in tutti i suoi molteplici sviluppi.
Lo spettacolo, in tournée nei più bei teatri d’Italia, fa tappa al Teatro Grandinetti di Lamezia Terme il prossimo sabato 11 novembre alle 21 per la rassegna Vacantiandu 2023, con la direzione artistica di Nico Morelli ed Ercole Palmieri e quella amministrativa di Walter Vasta.
Luisa e Alessandro, non più giovani, dopo il loro primo incontro hanno passato la notte insieme. Al risveglio si trovano ad affrontare le tipiche insicurezze di chi non sa se la loro prima colazione sia l’inizio di un rituale che condivideranno nel tempo o l’epilogo di un incontro casuale. Di questi momenti ne hanno vissuti tanti.
Luisa è separata e Alessandro è in attesa di divorzio ed ha anche tre figlie. In un susseguirsi di bugie, colpi di scena e situazioni paradossali, Eric Assous, in questa pièce estremamente divertente, riesce a descrivere perfettamente l’amore maturo: “Non è perché non abbiamo più vent’anni che non abbiamo più diritto alle illusioni. La felicità ci sembra un miraggio, ma è molto semplice. È alla portata di tutti. Saremo felici, vedrai”, è l’ultima battuta prima che cali il sipario.
Protagonista indiscusso e attore rodato, Gianfelice Imparato porta sul palco tutta la sua esperienza teatrale. L’attore vanta una carriera invidiabile. La sua attività inizia nel 1976, nella compagnia di Mico Galdieri. Le sue presenze come attore protagonista cominciano sotto la direzione di Carlo Cecchi e L. De Filippo. Successivamente comincia a scrivere opere proprie e a curarne la regia.
Cinematograficamente, anche se le sue presenze non sono numerose, ha collaborato con Marco Bellocchio, Ettore Scola, Mario Monicelli, Nanni Loy e Nanni Moretti. Nella stagione 89-90 partecipa alla trasmissione televisiva Emilio esibendosi in divertenti gags al fianco di Silvio Orlando e Teo Teocoli, e al programma "Televiggiù".
Nel 2008 è "Don Ciro" nel film Gomorra, di Matteo Garrone, con cui partecipa al Festival di Cannes ed è tra i protagonisti di Fortapasc di Marco Risi sulla figura del giornalista Giancarlo Siani.