Petilia Policastro. Famiglie e bambini su due ruote nella giornata della bicicletta
Domenica 8 maggio si è svolta l’iniziativa “Bimbimbici 2011”, promossa dalla FIAB -federazione amici della bicicletta -, all’interno della 2^ Giornata Nazionale della Bicicletta, indetta dal Ministero dell’Ambiente. L’iniziativa di Petilia Policastro, che si è svolta con una buona partecipazione, è stata organizzata dalle associazioni: Circolo Legambiente e Impronte d'Avventura, ha aderito il “gruppo a cavallo” dell’associazione Natess.
Nel corso della prima mattinata è stata organizzata una “allegra pedalata” nella frazione di Foresta di Petilia Policastro, sono stati coinvolti bambini, ragazzi, genitori, nonni, cittadini che hanno voluto trascorrere una bella giornata di primavera, all’aria aperta ed in buona compagnia, in modo rispettoso per l’ambiente; le biciclette, per poche ore hanno riconquistando gli spazi urbani solitamente riservati al traffico automobilistico.
“Negli ultimi anni, è sempre più forte la richiesta, specialmente dai bambini e preadolescenti, di mobilità ciclistica. I bambini e ragazzi, sono diventati sempre più sedentari, tendono a passare la maggior parte della giornata in ambienti chiusi, prima a scuola, poi in casa, spesso da soli fra giocattoli, computers, videogames e televisione. Che fare allora? Come riempire le nostre città di bambini e biciclette? Come recuperare questo diritto negato? Per poter riacquistare il gusto del pedalare, tutta la famiglia insieme, occorre modificare l’aspetto dei nostri centri urbani. E’ molto importante renderli più amichevoli, più accoglienti per chi vuole spostarsi senza un motore, a piedi o in bicicletta. Però anche il modo di pensare della gente dovrà cambiare se si vorrà raggiungere questo obiettivo”. Quindi, sono importanti queste “giornate” ma occorrono delle concrete azioni, politiche che incentivino l’uso della bicicletta come mezzo per la mobilità quotidiana, per lo svago o per lo sport, in grado di rendere le nostre città più vivibili e meno inquinate.
Successivamente si è svolta l’iniziativa: “I luoghi della So.Fo.Me e ….. in bicicletta, a cavallo, a piedi lungo la ex ferrovia Crotone –Petilia". Una sessantina di partecipanti in sella alla personal bike, alcuni a cavallo e altri a piedi, hanno percorso tracciati di fede, di vita contadina e di archeologia industriale. Partendo dalla frazione di Foresta di Petilia Policastro la carovana di esploratori si è inoltrata nella località Pianette, seguendo alcuni sentieri, trovandosi davanti agli occhi la piccola, ma suggestiva, chiesetta dedicata al culto della Madonna delle Grazie, incastonata in un bosco formato da enormi uliveti secolari. La chiesa, costruita nel 1500, con stile basiliano con pietre e calce dai contadini del posto, venne abbandonata nel periodo delle emigrazioni, della grande guerra, e quindi destinata alla sconsacrazione e al bivacco per animali, ma grazie ai fedeli di Foresta e alle iniziative delle locali associazioni, in particolare quelle promosse dal “Club … impronte d’avventura”, hanno consentito alla chiesetta di riprendere a vivere e a dare amore e speranza.
L’avventura è continuata seguendo l’ex tratta ferroviaria “Ferrosilana” poi detta “Calabro – lucane”, che iniziò la costruzione da Crotone nel 1914, i lavori terminarono con l’arrivo alla stazione di Petilia nel 1930, venne dismessa nel 1972, quest’ultimo tratto era denominato dalla popolazione la “Tracca”. L’ex tracciato ferroviario è stato trasformato in una strada interpoderale e utilizzato dai contadini locali. Seguendo quel che resta del sedime ferroviario si raggiunge uno straordinario ponte, sul fiume Soleo, in pietra granitica a 5 arcate. Nelle vicinanze, ormai coperto dalla vegetazione, si è potuto ammirare i resti di un mulino ad acqua e le mura della filanda della lana. I ragazzi, con molto entusiasmo, si sono voluti rinfrescare con le spumeggianti acque del Soleo. Inoltre, è stata molto apprezzata la visita, anche se per un breve tratto, della galleria che termina nei pressi della ex stazione ferroviaria di Petilia, oggi stazione degli autobus. La galleria lunga circa 800 metri si presenta buia e fresca, dal fondo, con molta meraviglia dei visitatori, emergono tante piccole sorgenti d’acqua. A fine mattinata, o meglio a fine “avventura”, è stato molto apprezzato un piatto di covatelli al sugo, accompagnato da un buon bicchiere di vino e per l’occasione e la gioia dei ragazzi la degustazione di dolci caserecci, anche in onore della festa della mamma.