Vessata sul posto di lavoro, Filcams Cgil: “condannata azienda, denunciare serve”
Una storia di intolleranza nei confronti di una donna, di una madre, di una lavoratrice che oltre a guadagnarsi da vivere onestamente con il proprio sudore ha dovuto subire per anni discriminazioni e cattiverie da parte della propria azienda che, evidentemente, non accettava la sua condizione di bisogno.
La colpa di Giulia (nome di fantasia per proteggere la sua privacy) è quella di essere madre di tre bambini, di cui uno affetto da grave disabilità e questo evidentemente per un noto brand di prodotti per le famiglie non poteva essere tollerato e proprio per questo l’ha vessata per anni costringendola a turni spezzati per metterla in difficoltà nel lavoro di cura della propria famiglia.
Con l’ordinanza del 9 dicembre scorso, il Tribunale di Catanzaro – Sez. Lavoro ha accolto il ricorso presentato dalla Filcams per conto dell’iscritta, difesa dall’avvocato Danilo Colabraro, accertando il perpetrarsi di una discriminazione nei suoi confronti, consistita nell’assegnazione a turni più disagevoli e gravosi che nei fatti le rendevano impossibile l’assistenza al figlio disabile. Il Tribunale ha condannato la società ad adibire la lavoratrice a turni che le consentano la cura del figlio.
"È un’importante vittoria per il nostro sindacato e per il nostro ufficio legale, ed è la prova che la tutela delle lavoratrici e dei lavoratori deve essere perseguita fino in fondo, senza se e senza ma, soprattutto quando ci sono di mezzo valori fondamentali quali l’uguaglianza sostanziale e la parità di trattamento e quando a subire le conseguenze delle scelte illegittime dei datori di lavoro sono soggetti fragili" ha dichiarato soddisfatta della sentenza la Segretaria Generale della Filcams Cgil Area Vasta, Pinuccia Cosmano.
"Questa vicenda conferma quanto sia ancora lontana una vera cultura del rispetto delle donne e delle lavoratrici, ci si riempe la bocca di retorica sulle madri per poi maltrattarle ancora sui luoghi di lavoro. La Filcams Cgil Calabria, saluta con soddisfazione questa decisione del tribunale che restituisce giustizia ad una donna maltrattata ed esprime la solidarietà umana a Giulia alla quale continueremo a stare vicino" - conclude Giuseppe Valentino, segretario generale Filcams Cgil Calabria. "Questo episodio rafforza le ragioni che porteranno le lavoratrici ed i lavoratori del Commercio a scioperare venerdì 22 dicembre per chiedere il rinnovo del Contratto Nazionale e soprattutto la nostra convinzione che una nuova umanità del lavoro sia non solo possibile ma necessaria".