L’ultima opera di Camastra suscita l’attenzione del pubblico e stimola alla lettura
Nella sala convegni comunale di Botricello, gremita di un pubblico attentissimo, si è tenuta la presentazione dell’ultimo libro realizzato da Paolo Camastra, dal titolo La Gerusalemme Liberata, una trasposizione “in prosa” del celebre poema eroico di Torquato Tasso.
L’evento, moderato autorevolmente dal giornalista professionista Luigi Stanizzi, è iniziato con una introduzione all’opera di Pasquale Camastra, igegnere informatico botricellese di nascita e romano d’adozione, figlio dell’autore, che ne ha curato anche l’edizione e che ha spiegato la genesi del libro stesso, derivato dal desiderio di trasporre in prosa il ricordo dei racconti, che il nonno materno dell’autore faceva ai propri nipotini, delle gesta eroiche dei paladini di Francia e dei personaggi tratteggiati dal Tasso e dall’Ariosto.
Nel suo intervento, il figlio dell’autore ha sottolineato come quella presentata possa considerarsi l’opera più personale di Camastra, tanto da aver coinvolto i membri della sua famiglia nella realizzazione della stessa, il nipote Paolo per la prefazione, citata spesso nel corso della presentazione, e la nipote Cristina per la copertina e i contenuti grafici del libro. L’evento è proseguito con l’intervento del presidente della Banca di Credito Cooperativo Centro Calabria, Giuseppe Spagnuolo, che ha voluto sottolineare come una banca del territorio, per usare le sue parole, abbia come primario obiettivo, come “principale dividendo”, quello della diffusione della cultura e la valorizzazione delle eccellenze del territorio stesso, rimarcando come un’opera come quella di Camastra fosse meritoria di supporto, accomunandola a una iniziativa precedente, sempre patrocinata della Banca Centro Calabria, sempre legata al tema del conflitto tra Cristiani e Mussulmani ma in versione marinara, trattando delle omelie di un sacerdote di Cropani, il francescano Arturo Lattanzio, tenutesi alla partenza della flotta Cristina alla volta della battaglia di Lepanto e al successivo ritorno vittorioso della flotta stessa.
Il moderatore, vicepresidente del sindacato libero scrittori italiani sezione Calabria, ha fra l'altro messo in rilievo come l'opera di Camastra sia utile a focalizzare l'attenzione sul poema eroico, incentivandone la lettura. Ha preso poi la parola il coltissimo parroco di Botricello, Don Rosario Morrone, che ha affiancato a una raffinata dissertazione sulla poetica del Tasso e ai suoi significati più reconditi, l’affettuoso ricordo di una nonna che, analogamente al nonno dell’autore dell’opera presentata, raccontava ai suoi nipoti storie derivanti dalle maggiori opere della letteratura italiana.
Hanno poi salutato il pubblico i due sindaci presenti, il sindaco di Botricello e quello di Stalettì, comuni affratellati in un recente gemellaggio, più volte ricordato nel corso della serata. Il giornalista professionista Simone Puccio, sindaco di Botricello, ha salutato e ringraziato i precedenti oratori e ha voluto sottolineare l’importanza di un’opera quale quella del Camastra, che promuove la diffusione della cultura anche in un piccolo paese quale Botricello ed è riuscito nell’intento di coinvolgere i giovani della famiglia, così come a sottolineato l’importanza della Banca presieduta da Giuseppe Spagnuolo, elemento essenziale per la crescita del territorio. Nell’occasione il sindaco Puccio ha anche annunciato la decisione del consiglio comunale di creare un’area nel municipio dedicato al ricordo e alle opere dei sindaci che si sono succeduti dalla fondazione del Comune di Botricello, chiedendo formalmente a Camastra, che è stato sindaco dal 1964 al 1982, di dare il suo contributo per arricchire la memoria storica botricellese.
Il sindaco di Stalettì, Mario Gentile, ha ricordato l’affetto che lega gli abitanti dei due comuni, quello di Botricello e di Stalettì, e come l’autore del libro si sia speso per la formalizzazione di tale legame attraverso il gemellaggio. Gentile ha poi ricordato come gli eventi riportati nella Gerusalemme Liberata siano tristemente attuali a causa del conflitto in corso in quella martoriata regione.
La serata si è conclusa con un intervento dell’autore, che ha ribadito i motivi della genesi della sua ultima fatica letteraria, ha ripercorso per sommi capi la storia in esso contenuta, la voglia di divulgarla e l’auspicio che possa essere un momento di condivisione tra nonni e nipoti, come lo fu per lui bambino.