Corigliano-Rossano, l’Iis Majorana a difesa del pecorino crotonese dop
"Io non compro e non mangio, così come non dovremmo fare in tanti alle nostre latitudini, prodotti che percorrono migliaia di chilometri prima di arrivare sulle nostre tavole ed il cui prezzo più che dalla effettiva qualità è dato dall’addizione di più oneri, come per esempio il costo del trasporto. Lo sviluppo economico ecosostenibile della nostra terra, che dovrebbe difendere ed esportare soprattutto biodiversità ed agroalimentare, continua a dipendere a doppio filo dalle scelte consapevoli di ognuno di noi".
È questo il messaggio emerso dalle parole di Saverio Madera, dirigente scolastico dell’IIS Majorana che, intervistato all’interno di un noto format di approfondimento web del territorio, si è complimentato con la plurisecolare esperienza imprenditoriale Fonsi di Paludi per l’impegno che investe nel far conoscere anche sui social e, quindi, a target più giovani, come e dove nascono tutte le fasi di produzione.
"Nel loro caso si parte con il pascolo delle pecore nelle colline pre-silane, notoriamente prive di fattori inquinanti (a differenza di altre terre di cui si parla proprio in questi giorni a proposito di inquinamento ambientale). Il Pecorino Crotonese Dop, l’unico biologico dell’intera filiera, è un prodotto genuino che impiega pochissimi chilometri per arrivare nelle nostre case e nelle mense scolastiche" ha aggiunto il dirigente. "In più, è un prodotto identitario, risultato di una lunga tradizione di cui andare fieri, genuino e dalle proprietà salutari importanti e anche per gli esperti, superiori ad altri prodotti caseari analoghi privilegiati dalla grande distribuzione e purtroppo, spesso, nella ristorazione e anche nelle mense scolastiche. Il suo consumo andrebbe incentivato soprattutto tra i giovani".
Madera è intervenuto anche sui Licei del Made in Italy, strada e metodi intrapresi del Governo nazionale che sono già di fatto interpretati dagli istituti agrari. "Quello di Rossano, uno tre indirizzi del Majorana, ispirato alla filiera corta e all’economia circolare, da qualche tempo ha avviato un vero e proprio processo di riconversione verso la produttività. I vigneti piantati negli oltre 18 ettari dell’azienda agricola speciale seguono alla produzione di clementine IGP, di extravergine di oliva, di grano".