Sgombero locali ubicati nel centro servizi di Sibari, il Tar dà ragione al sindaco Papasso
Anche il Tar della Calabria ha confermato che lo sgombero della vecchia chiesa, ormai sconsacrata, di Sant’Eusebio a Sibari e dei locali annessi, occupati abusivamente, è legittimo.
A confermarlo sono due ordinanze con le quali i giudici amministrativi hanno rigettato altrettanti ricorsi presentati dai privati per bloccare l’ordinanza di sgombero emanata dall’area Urbanistica dell’ente sibarita ed eseguita nella prima decade di dicembre.
E' quanto comunica Giovanni Papasso, sindaco di Cassano All’Ionio spiegando che i fatti risalgono proprio a inizio dicembre scorso quando era stata messa in atto l’azione di forza da parte dello Stato.
Il Comune di Cassano, in collaborazione con gli uffici e il supporto della squadra interforze di polizia, coordinata dalla Questura di Cosenza, era intervenuto per eseguire un’ordinanza di sgombero nei confronti dell’occupazione abusiva dell’ex Chiesa di Sant’Eusebio e degli spazi circostanti", ricorda.
Un atto al quale alcuni privati si erano opposti ricorrendo al Tribunale amministrativo regionale della Calabria che, in questi giorni, ha esaminato il dettaglio del caso decidendo a favore dell’Ente sibarita e dell’amministrazione comunale.
Un ricorso bocciato in toto tanto che la parte ricorrente è stata anche condannata al pagamento delle spese di giudizio", ha sottolineato il primo cittadino.
"Non abbiamo mai avuto dubbi sulla legittimità del lavoro di uffici, squadra manutenzione e forze dell’ordine e le pronunce del Tar lo dimostrano a pieno. Esprimo viva soddisfazione per il risultato acquisito: la riconsegna alla città di qualcosa che era pubblico ed era stata occupata abusivamente dal privato è un atto legittimo. Ringrazio gli uffici, la squadra manutenzione, le forze di polizia e faccio un plauso all’avvocato Vittorio Cavalcanti che ha difeso il comune. Andiamo avanti nel progetto di restituire questi immobili alla collettività", ha chiosato il sindaco.
"L’obiettivo dell’amministrazione, infatti, è quello di realizzare nell’area, in maniera fissa, il pluripremiato Presepe vivente di Sibari così come gli altri locali in corso di recupero saranno destinati ad attività culturali e sociali. Nell’area retrostante, poi, si interverrà anche con un progetto già appaltato col Pnrr per realizzare un grande parco e questi locali saranno annessi al parco e torneranno a disposizione dell’intera comunità", ha concluso Papasso.