Piano antiracket e antiusura, Napoli (Confati) audito in Commissione anti ‘ndrangheta

Calabria Attualità

Francesco Napoli, Presidente di Confapi Calabria e Vicepresidente della confederazione, è stato audito dalla Commissione consiliare contro il fenomeno della 'ndrangheta, della corruzione e dell'illegalità diffusa”, presieduta dal consigliere regionale Pietro Molinaro.

Nel corso dell’audizione, che si è svolta a Palazzo Campanella a Reggio Calabria, Napoli ha esposto le considerazioni della Confederazione in merito alla definizione del “Piano speciale legalità, antiracket e antiusura 2024”.

Molte le azioni messe in campo per supportare le realtà produttive virtuose e diffondere i valori della legalità che sono alla base di uno sviluppo sano dell’economia.

Il protocollo d’intesa con l’Arma dei Carabinieri e quello recente con il Ministero degli Internirispondono perfettamente al profondo processo di cambiamento che sta interessando la realtà economica e sociale del nostro Paese” afferma lo stesso Napoli.

“Non più un elenco di buone intenzioni o indicazioni normative - aggiunge - ma strumenti che rafforzano i valori della legalità, del corretto svolgimento delle dinamiche imprenditoriali e della responsabilizzazione delle imprese”.

“In Calabria un ragionamento sulla legalità non può prescindere da una seria riflessione su una delle nostre più importanti risorse, oggetto di appetiti criminali, ovvero il patrimonio boschivo. - ha affermato Napoli nel corso della sua audizione - Il nostro obiettivo è quello di contrastare pratiche gestionali inadeguate e interventi di taglio illegali che costituiscono un rischio serio per la biodiversità e la trasparenza delle filiere forestali”.

La Confapi Calabria ha dunque ideato e progettato una piattaforma digitale innovativa in grado di fornire un servizio di tracciabilità dei prodotti legnosi attraverso un controllo puntuale del quantitativo di materiale legnoso mediante la correlazione dei dati dichiarati in uscita con quelli dichiarati in entrata nel rispetto delle autorizzazioni regionali al taglio.

La Confapi, muovendo dalla riflessione che contrastare l’illegalità senza contrastare lo “sporco” è una battaglia persa in partenza, è da sempre disponibile a lavorare concretamente, gomito a gomito, con la Commissione Antindrangheta e tutti gli organi dello Stato dando un contributo fattivo per arginare la “nuova mafia imprenditrice” che, come riporta il rapporto semestrale della Dia, adotta, sempre più, modelli manageriali per la gestione delle risorse.

“Il servizio ideato e progettato dalla nostra confederazione è già utilizzato con successo da alcune società di biomassa, Sorgenia e Biomasse Italia e Crotone operanti nella nostra regione. Se messo a sistema – ha concluso Napoli – potrebbe dare un nuovo corso all’economia regionale e non solo”.

Presenti all’audizione anche i rappresentanti delle due società, Carlo Perri A.D. di Sorgenia Biomasse e Ezio Rusco Direttore Ufficio Acquisti Fuel - Biomasse Italia e Biomasse Crotone, che hanno ribadito l’importanza di operare secondo criteri di trasparenza e legalità.

“Siamo convinti – ha detto proprio Carlo Perri intervenendo nel corso dell’audizione - che solo facendo squadra si possano ottenere risultati significativi in termini di legalità sui territori. Questa collaborazione virtuosa con CONFAPI va esattamente in questa direzione: tracciabilità, trasparenza, condivisione dei valori sono alla base del nostro impegno in Calabria”.

Anche Ezio Rusco ha sottolineato le importanti azioni di prevenzione del rischio intraprese da Biomasse Italia e Biomasse Crotone attraverso la sottoscrizione del Protocollo di legalità con la Prefettura di Crotone e l’adozione di strumentazioni ed applicativi per la qualifica dei fornitori e il controllo del materiale ricevuto in termini di sicurezza della provenienza e rispetto delle prescrizioni dettate dalle autorizzazioni al taglio “La partecipazione alla Commissione di oggi non può che trovare il plauso di Biomasse Italia e Biomasse Crotone che hanno da sempre creduto che le sinergie tra mondo produttivo e politica rappresentino una concreta strategia per giungere ad una seria e concreta lotta a qualsivoglia tipo di attività illecita che possa generarsi sul territorio”.