Crotone, procedono i lavori all’interno della cattedrale: fine cantiere per il 2026

Crotone Attualità

Cinque milioni di euro di interventi di cui 2,8 con fondi Pnrr ed il resto con finanziamento della Cei, con l’8 per mille; altri 200 mila euro stanziati dalla soprintendenza per la messa in sicurezza delle opere interne. Fine dei lavori di diagnostica e di rilievi previsti per il prossimo maggio; previsione della fine dell’intero restauro del Duomo, entro fine 2025 con collaudo previsto entro marzo 2026.

Questi alcuni dati forniti nel corso della conferenza stampa di illustrazione degli interventi che stanno interessando la cattedrale di Crotone, che è stata chiusa, per tali interventi, da fine giugno scorso. Ad illustrare lo stato in cui si trova la cattedrale e gli interventi previsti dal restauro, ‘arcivescovi di Crotone, monsignor Angelo Raffaele Panzetta, la Soprintendente per Catanzaro e Crotone Stefania Argenti, il progettista Francesco Lorenzo e don Gino Gulizia, responsabile ufficio beni culturali della curia.

Tutti gli intervenuti hanno sottolineato che la cattedrale di Crotone si trovava in situazione di grave ammaloramento e la sua chiusura era diventata necessaria per intervenire e metterla in sicurezza. Problemi si sono registrati anche per il campanile risultato troppo pesante e che nonostante i vari interventi che ha subito negli anni, presenta ancora degli evidenti segni di lesioni.

Copiose infiltrazioni d’acqua dal tetto hanno causato gravi danni che porteranno alla completa sostituzione della copertura, così come interventi interni per la rimozione dei marmi, che hanno peggiorato la situazione. Altro aspetto che è stato messo in evidenza è che gli interventi, risultando essere necessari per l’intera struttura, necessitano di tempo e di indagini preliminari per rendere il restauro più consapevole.

Nel corso della conferenza stampa, l’arcivescovo ha rassicurato che i fedeli potranno venerare ancora la Madonna, ma con le adeguate misure di sicurezza che si devono non solo ad un simbolo sacro, ma anche ad un’opera d’arte. Infine, monsignor Panzetta si è detto amareggiato per le illazioni ed ha lanciato un accorato appello affinchè né la cattedrale né tanto meno la madonna siano usati per scopi elettorali e per fare propaganda politica, perché sono simboli di fede.