Crosia, accusato di spaccio viene assolto cinque anni dopo: il fatto non sussiste
Il fatto non sussiste: questa la sentenza del Tribunale di Castrovillari, che ha di fatto assolto N.F., pluripregiudicato cinquantaquattrenne di Crosia, dall'accusa di spaccio di sostanze stupefacenti, accogliendo interamente la tesi difensiva presentata dall'avvocato Francesco Nicoletti.
Il tutto risale al 30 ottobre del 2019, quando l'indagato - al tempo già gravato dall'obbligo di presentazione - veniva notato dai Carabinieri di Mirto Crosia, impegnati in un normale controllo stradale e che alla vista della pattuglia iniziò a comportarsi in modo strano, al punto da insospettire i militari.
Svolta una perquisizione personale e domiciliare, occultato in un vaso sul balcone era stato rinvenuto un involucro contenente marijuana, mentre in un mobile all'ingresso era stato trovato un bilancino di precisione. Successivi controlli hanno poi permesso di individuare un altro involucro (contenente sempre marijuana) all'esterno dell'abitazione.
Tuttavia, al netto dei rinvenimenti - il cui quantitativo complessivo è definito "esorbitante rispetto al tasso soglia normativamente individuato dalla legge" - il Tribunale di Castrovillari avrebbe completamente accolto le tesi e le argomentazioni della difesa: al termine della camera di consiglio infatti, a distanza di cinque anni dai fatti, ha assolto l'imputato.