“Killer di anime” e “capo di satana”: consigliere Ripepi condannato per diffamazione
Nuova grana per Massimo Ripepi, consigliere comunale di minoranza a Reggio Calabria: quest'oggi il Tribunale cittadino lo ha condannato ad una sanzione e ad un risarcimento danni per diffamazione aggravata e danno di immagine nei confronti di Maria Romeo, dottoressa che in passato avrebbe frequentato la comunità religiosa gestita da Ripepi (la Chiesa Cristiana "Pace" di Catona).
I fatti risalirebbero al 2016, quando la dottoressa Romeo chiese ed ottenne l'ammonimento per stalking nei confronti di Ripepi. Da li in poi, questo non avrebbe perso occasione per attaccare e denigrare la donna, sfruttando persino i canali di comunicazione della sua comunità religiosa.
Nel corso degli anni, l'avrebbe definita (a più riprese) come una "killer di anime", o come il "capo di satana", nonchè come "donna falsa e pericolosissima" e "mandanta dal diavolo per assassinare le anime", arrivando a definirla persino come "jazebel" (che nell'Apocalisse di Giovanni è una profetessa che indurrebbe i fedeli a sacrificare idoli e commettere atti impuri).
Circostanze gravi durate per anni, alle quale oggi ha messo fine il Tribunale di Reggio Calabria: il giudice Francesco Me ha accolto la tesi dell'avvocato Giuseppe Arcuri, ottenendo una sanzione di 600 euro ed un risarcimento danni da quantificare successivamente.