Gatti ammazzati a Crotone, Comitato: “sistematicità allarmante, difendiamo gli ultimi”
Gatti uccisi col favore delle tenebre, animaletti che vivono pacificamente per strada ammazzati rompendogli la schiena e lasciandoli poi a terra in un lago di sangue.
Accade a Crotone, e la denuncia arriva dal Comitato del Centro Storico che ricorda come il capoluogo, “che dovrebbe essere culla della cultura e della civiltà” stia registrando questa che viene definita come “una delle pagine più nere della sua storia”.
“Nel centro storico, zona dove si concentrano e si intersecano, finanche si accavallano, numerose iniziative culturali, ed excursus storici di chi ogni giorno si diletta nella gloriosa cronistoria di ogni sua pietra - spiegano dal Comitato - si consumano ormai da troppo tempo, atti degeneri, ripugnanti, incivili e degradanti”.
I volontari hanno già raccontato, nei giorni scorsi, di agghiaccianti episodi di violenza sugli animali, di gatti uccisi a bastonate o aizzando contro di loro molossi lasciati liberi, ora però si teme “una sistematicità allarmante”, con tanto di “modus operandi preciso e ripetitivo”.
È di questi giorni la storia del gatto Merlino ritrovato con la schiena spezzata da chi si è preso cura dilui. Grazie ad una grande prova di solidarietà e generosità di tanti crotonese, che hanno contribuito ad una raccolta fondi, Merlino è stato sottoposto ad un intervento chirurgico durante il quale, purtroppo, non ce l’ha fatta. Merlino è morto.
“Orrore e schifo – sbottano dal Centro Storico - ci assalgono difronte a tanta barbarie e vallo a spiegare a quanti rimangono indifferenti, che la grandezza di una comunità è data da quanto si riesce a fare per i nostri animali, che la cultura non è misurabile dal numero dei turisti che arrivano o dal numero di passeggiate che si organizzano in un centro storico così violento che continua a generare mostri”.
“Eppure - proseguono - tutti abbiamo visto le immagini dei cittadini ucraini sfollati che scappavano dalle loro terre portando tutta la famiglia con se… tutta… compreso l’animale domestico. Molti gatti nello specifico. E da noi che si fa? Da noi i gatti si ammazzano, privati di ogni tutela e dignità morale ad opera di criminali senza scrupoli. Eppure il passo è davvero breve: la loro viltà, la loro violenza oggi si rovescia sui gatti, nulla toglie che domani potrebbero deprezzare il patrimonio pubblico, prima di passare a fare la stessa cosa sugli esseri umani. Violenza genera violenza e questo è un campanello d’allarme che pare non voglia vedere nessuno”.
Da qui un invito ai crotonesi: “se la nostra civiltà millenaria ci ha fatto brillare nei secoli, fate in modo di fermare i violenti e gente senza scrupoli che ammazza e rimane impunito. Se qualche briciolo di umanità rimane dentro di noi, usiamola per difendere gli ultimi, chi non ha voce e che molto ci può dare senza nulla chiedere, se non di vivere”.
“Esiste una Crotone migliore, quella che si è attivata per aiutare il piccolo Merlino a vincere la sua battaglia, ma questo cambiamento culturale chiama in causa ognuno di noi. È una scelta morale, etica, culturale, che dobbiamo fare tutti” conclude il Comitato Centro Storico.