Ex marito seguito, speronato e minacciato: assolta, il fatto non sussiste
Il Tribunale di Castrovillari ha assolto una giovane accusata di violenza privata e minacce, con la formula più ampia: perché i fatti non sussistono.
L’imputata era stata denunciata dall’ex-marito che, rivolgendosi ai carabinieri, dopo aver dichiarato di essere andato via da casa e aver avviato le pratiche della separazione dalla moglie, con cui aveva avuto un figlio, aveva raccontato dettagliatamente gli episodi poi oggetto del procedimento penale.
Tra questi episodi, ce ne è uno in particolare: ovvero quello in cui l’uomo, mentre si trovava all’interno di un locale con la nuova fidanzata e con alcuni amici, avrebbe visto l’imputata stazionare con l’auto davanti al locale e, riprendendo la scena con il cellulare, suonato insistentemente il clacson per attirare l’attenzione. L’ex marito, nell’invitarla ad andarsene, avrebbe ricevuto poi delle ingiurie e delle minacce.
Ma non solo: salito a bordo della sua auto, la donna gli avrebbe impedito ogni manovra bloccandolo con la sua per poi scendere, avvicinarsi e rivolgergli altre offese ed altre minacce.
Secondo il racconto dell’uomo, successivamente vi sarebbe stato un vero e proprio inseguimento da parte dell’ex, con tentativi di speronamento, e terminato sotto la sua abitazione.
Nel corso dell’istruttoria dibattimentale del processo, l’uomo aveva confermato quanto denunciato ai carabinieri così come avevano confermato i fatti anche i testimoni da lui indicati, ossia gli amici e la nuova fidanzata presenti in quella occasione. In ultimo era stata sentita una teste indicata dalla difesa.
All’esito della camera di consiglio, il Tribunale di Castrovillari, in totale accoglimento delle richieste avanzate dall’avvocato Francesco Nicoletti, ha quindi assolto la donna dai reati di violenza privata e minacce.