Crotone. Bonifica entra nella fase esecutiva, al Ministero il Piano definitivo degli interventi

Crotone Infrastrutture

Sarà presentato oggi a Roma, presso la Direzione Generale Bonifiche dei Siti di Interesse Nazionale del Ministero dell'Ambiente e della Sicurezza Energetica, il Piano definitivo degli interventi di bonifica e riparazione del danno ambientale nel Sin di Crotone-Cassano e Cerchiara di Calabria.

Inizia così e formalmente la più importante e fondamentale delle procedure amministrative relative alla prevista e pianificata attività di bonifica delle aree delle quali si dovrà direttamente interessare e fare carico per legge, il Commissario Straordinario delegato di Governo, il generale Emilio Errigo.

Con questo passaggio, quindi, si dà corso ufficialmente e concretamente - in esecuzione della condanna definitiva dell’Eni Syndial, oggi Eni Rewind, che risale al 2012, dunque dopo ben dodici lunghi anni - alla fase esecutiva della realizzazione di opere e interventi pianificati e presentati al Mase allo stesso Commissario Straordinario.

A seguire saranno attivate le procedure di gara per appaltare e consegnare le aree per le fasi esecutive dei progetti dei lavori pubblici di bonifica delle aree contaminate e gli interventi di riparazione e riqualificazione del danno ambientale che sono stati ritenuti prioritariamente necessari e urgenti, impiegando i 65 milioni di euro assegnati per gli impieghi finalizzati dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri al Commissario Errigo.

Così come previsto dalla sentenza del Tribunale di Milano del 2012, ed in sintesi, le risorse finanziarie iniziali che allo stato sono già disponibili della struttura commissariale per essere impiegate nel crotonese, sono: circa 500mila euro per le Azioni Commissariali in aree di competenza privata; poco più di 26 milioni di euro per la Bonifica/MiSP delle aree con presenza di Cig, il Conglomerato Idraulico Catalizzato non conforme al DM 5/2/98; un milione di euro per Piano delle indagini integrative ed elaborazione dell’analisi di rischio relativa all’intera area archeologica ed indicazioni per la progettazione degli interventi di bonifica.

Inoltre, 17,6 milioni per la messa in sicurezza permanente della ex discarica comunale per Rsu di Tufolo-Farina; altri due milioni per l’attualizzazione della caratterizzazione ambientale delle aree marino costiere incluse nel Sin; 400 mila per la Definizione dei valori di fondo nelle acque sotterranee nel Sin; 500 mila euro per la valutazione del rischio radiologico ed individuazione di siti con valori non accettabili di radioattività.

Infine, altri 2 milioni di euro per la messa in sicurezza permanente e la bonifica della radice del molo Giunti e della strada di servizio delle banchine 11, 12, 13 all’interno del Porto nuovo di Crotone; e 15 milioni di euro di somme a disposizione.