Bonifica. Rifiuti a Columbra, Tar sospende l’ordinanza del commissario Errigo

Crotone Infrastrutture

Il Tar della Calabria ha sospeso oggi, con provvedimento monocratico, ed in via cautelare l’ordinanza con cui il commissario del Sin, Emilio Errigo, aveva “ordinato” all’Eni Rewind di conferire i rifiuti derivanti dalla bonifica del sito di Crotone nella discarica privata di Columbra (QUI), impianto che insiste alla periferia della città pitagorica e di proprietà della Sovreco Spa, società che fa capo ai fratelli Gianni e Raffaele Vrenna.

Contro l’ordinanza si era difatti opposta la Regione Calabria - come ampiamente annunciato anche dal presidente Roberto Occhiuto - che nei giorni scorsi aveva aggiornato il proprio ricorso dinanzi al Tribunale amministrativo regionale.

L’ente - rappresentato e difeso dall’avvocato Enrico Francesco Ventrice - ha integrato con motivi aggiunti l’istanza proposta contro il Ministero dell'Ambiente e della Sicurezza Energetica ed il Commissario Straordinario per la Bonifica del Sito d'Interesse Nazionale di Crotone-Cassano-Cerchiara, e nei confronti, tra gli altri, di Eni Rewind.

Il giudice ha quindi ritenuto… che la concessione … di una misura cautelare d’urgenza monocratica normativamente postula … l’effettiva esistenza di una situazione a effetti gravi, irreversibili e irreparabili, tale cioè da non consentire di attendere neppure il breve termine dilatorio che … deve intercorrere tra il deposito del ricorso e la camera di consiglio in cui deve svolgersi l’ordinario scrutinio collegiale sull’istanza cautelaree ha rilevato che, nel caso in esame, “sussistono i presupposti … alla necessità di evitare che nelle more della delibazione in sede collegiale dell’istanza cautelare si proceda ad attività esulanti dalle operazioni meramente preliminari e propedeutiche alla doverosa attività di bonifica, che devono ritenersi consentite”.

La levata di scudi

Subito dopo la notizia dell’emissione dell’ordinanza da parte di Errigo c’era stata una vera e propria levata di scudi: i primi ad opporsi erano stati il sindaco ed il presidente della Provincia di Crotone, Vincenzo Voce e Sergio Ferrari (QUI) che avevano immediatamente minacciato l’abbandono di qualsiasi tavolo istituzionale.

Era seguita poi una diffida da parte del governatore Roberto Occhiuto, con cui aveva detto a chiare lettere che non avrebbe consentito alcuno sversamento di rifiuti pericolosi nel capoluogo pitagorico (QUI).

Il Tar ha ora fissato la Camera di Consiglio - che dovrà trattare l’istanza cautelare in sede collegiale - fra meno di un mese, ovvero per il prossimo 7 maggio.

Enti: “ribadiremo nostre ragioni”

“È il massimo che si potesse ottenere in questa fase” hanno dichiarato Voce e Ferrari appena appresa la notizia della sospensiva. “La medesima strategia processuale messa in campo anche con la Regione Calabria, per la quale non possiamo far altro che ringraziare il presidente Occhiuto per il continuo sostegno e per la sinergia dimostrati, ha dato i propri frutti: nessuna attività di scavo potrà essere avviata fino ad uno scrutinio della vicenda nel contraddittorio delle parti. Ribadiremo in quella sede con forza le nostre ragioni per proseguire il cammino avviato nel rispetto delle leggi e con il contributo di tutte le autorità realmente competenti” concludono Voce e Ferrari.