Tassa di soggiorno a Rende. Ada: sì, ma con un piano concreto per il turismo e la città
L’introduzione della tassa di soggiorno a Rende, a partire dal prossimo 1° giugno, ha innescato un acceso dibattito tra gli operatori turistici.
Se da un lato la tassa viene vista come uno strumento per reperire risorse da destinare al miglioramento dei servizi, dall'altro si teme che possa penalizzare il settore, già alle prese con diverse criticità.
Le critiche principali si concentrano sulla mancanza di servizi essenziali per il turismo e l'accoglienza a Rende. Francesco Maria Gentile, Delegato della Calabria dell’Ada, l’Associazione Direttori Albergo Italia, sottolinea, infatti che non solo manchi un piano turistico “degno di questo nome”, ma che la città sia carente di servizi basilari per i turisti.
“I siti storici - dice - sono spesso malmessi e privi di adeguata cartellonistica informativa, i collegamenti pubblici sono insufficienti e poco frequenti, e la segnaletica turistica è praticamente inesistente”.
Per scongiurare questo scenario e dare nuovo slancio alla città, secondo l’Ada è quindi necessario un piano di rilancio a 360 gradi che includa, oltre al turismo, anche la riqualificazione delle strade e dei servizi.
Sempre Gentile puntualizza che come già proposto in precedenza, un piano efficace dovrebbe prevedere il miglioramento dei servizi, con la manutenzione dei siti storici, potenziamento dei collegamenti pubblici, segnaletica turistica efficiente, incremento dei servizi di informazione e accoglienza.
Inoltre, la promozione del territorio con campagne di marketing mirate sui canali online e offline, partecipazione a fiere del turismo, sviluppo di prodotti turistici tematici.
Infine, la formazione degli operatori con corsi di aggiornamento per il personale delle strutture ricettive, focus sull'accoglienza e sull'ospitalità.
Oltre al turismo, il piano di rilancio dovrebbe dedicare particolare attenzione alla riqualificazione delle strade e dei servizi, per rendere Rende una città più vivibile e attrattiva per cittadini e turisti.
Tra gli interventi necessari l’Ada evidenzia la manutenzione straordinaria del manto stradale col rifacimento delle strade dissestate, l’eliminazione di buche e avvallamenti, la messa in sicurezza dei passaggi pedonali.
E poi, la cura del verde pubblico con la manutenzione di parchi e giardini, la piantumazione di nuovi alberi, la realizzazione di aree verdi attrezzate.
Quindi il miglioramento della raccolta differenziata con l’aumento dei punti di raccolta, le campagne di sensibilizzazione per il corretto conferimento dei rifiuti, l’implementazione di sistemi di raccolta più efficienti.
L'introduzione della tassa di soggiorno a Rende per Gentile “può rappresentare un’opportunità per dare nuova vita alla città, se inserita in un piano di rilancio ambizioso e concreto che coinvolga tutti gli attori in gioco: cittadini, operatori turistici, associazioni di categoria e amministrazione comunale”.
Da qui la necessità di “un impegno condiviso per costruire un futuro migliore per Rende, una città più vivibile, accogliente e attrattiva per tutti”, conclude il delegato Ada.