Auto prende fuoco nell’area di servizio, coppia messa in salvo dalla Polstrada

Cosenza Cronaca

Scongiurata la tragedia sull’area di servizio di Cosenza Nord dell’Autostrada A2 grazie al tempestivo intervento di una pattuglia della Polizia Stradale.

È accaduto mercoledì scorso, 15 maggio, all’interno dell’autogrill Rende Ovest, quando un’auto con due persone a bordo, probabilmente per un grave malfunzionamento del motore, ha preso fuoco.

Pochi istanti prima che le fiamme avvolgessero il veicolo, due agenti della Stradale che stavano pattugliando l’area di servizio (il Vice Sovrintendente Giuseppe Mandarino e l’Assistente Capo Coordinatore Vincenzo Formosa) hanno notato una piccola fuoriuscita di fumo dal cofano di una Mercedes e si sono così catapultati nei pressi del veicolo per verificare cosa stesse accadendo.

In quel frangente, dal mezzo si sono sviluppate le prime fiamme che, in brevissimo tempo, si sono propagate all’intero veicolo, rischiando peraltro di investire il proprietario, che non si era ancora reso conto del pericolo che stava correndo.

Rischiando la loro stessa incolumità, i poliziotti, con grande tempismo, sono riusciti a mettere in sicurezza il conducente ed il passeggero e, utilizzando alcuni estintori, a domare l’incendio ancor prima che questo assumesse proporzioni non più gestibili.

I poliziotti sono così riusciti a scongiurare anche i gravi pericoli che ne sarebbero derivati ai numerosi utenti che, in quella fascia oraria, affollavano l’area di servizio.

“Tutto questo – ha commentato il Segretario Provinciale della Uil Polizia Vincenzo Rodi dimostra il preziosissimo ed insostituibile lavoro dei colleghi della Polizia Stradale che, lontano dai riflettori ed in condizioni lavorative per nulla facili, garantiscono la sicurezza delle migliaia di automobilisti che percorrono le nostre strade”.

“Un intervento – aggiunge il sindacalista - che merita certamente gli onori della cronaca per porre in risalto la professionalità e la dedizione della più gloriosa specialità della Polizia di Stato, il cui lavoro non viene sempre adeguatamente riconosciuto dalla società”.