Antonio Affidato ridà vita ad Hera Lacinia, l’opera sarà ospitata sul lungomare di Crotone
Si è svolta stamani, mercoledì 29 maggio, nella Sala Consiliare del Comune di Crotone, la conferenza con cui è stata presentata la scultura della dea Hera Lacinia, moglie di Zeus, alla quale gli antichi greci dedicarono un tempio sul promontorio di Capo Colonna, tra le aree sacre più importanti del mondo ellenico, di epoca arcaica, e di certo il più importante della Magna Grecia.
Il tempio era sede di asilo politico, della Lega Italiota nel IV secolo a.C. e meta di viandanti e pellegrini che nel grande Heraion Lakinion lasciavano doni votivi alla dea.
Hera Lacinia, quindi, è senza ombra di dubbio, uno dei primissimi simboli d’identità e appartenenza, dove i popoli di queste terre si riconoscevano unitariamente.
L’opera, progettata da Antonio Affidato, intende rappresentare la personificazione di Crotone, la sua maestà perduta e ritrovata, che si riconosce nei tre attributi che l’Artista ha mostrato nella sua opera: il pòlos, lo scettro e il melograno.
Si tratta dei tre attributi tradizionali della dea, ma ognuno di essi assume oggi un duplice significato, in relazione al mondo antico e alla contemporaneità.
Il pòlos, che richiama il reperto di eccelsa fattura e di straordinario valore storico che si conserva al Museo di Crotone, rappresentava un tempo la divinità di Hera, e oggi assume il valore della sacralità della Città di Crotone.
Lo scettro era la prova della regalità della dea, e oggi lo interpretiamo come segno della maestà della Città pitagorica. Il melograno rappresentava l’abbondanza, la fertilità e la buona sorte che erano oggetto delle preghiere rivolte alla signora del Capo Lacinio.
La scelta di rappresentare la divina Hera non è casuale, non solo ricorda questo importante sito storico, ma celebra anche la cultura e la tradizione della Magna Grecia, di cui Crotone è stata una parte fondamentale.
L’intento dell’Amministrazione comunale è quello di valorizzare la storia della città di Crotone. Una scelta importante, che mette ancora una volta al centro l’antico retaggio culturale che appartiene al comune pitagorico.
La scultura in bronzo, ancora in fase di completamento, verrà collocata presso Piazza Berlinguer, sul lungomare cittadino. Grazie alla sua posizione centrale sarà visibile a tutti, residenti e turisti, diventando un nuovo simbolo della città e punto di riferimento per la comunità.
Questo progetto non solo arricchirà l’arredo urbano, ma permetterà ai visitatori di scoprire e apprezzare la storia e la cultura di Crotone.
Affidato sta lavorando da mesi per dare forma a questa imponente scultura che, compresa la base, raggiungerà un'altezza di circa cinque metri.
Alla partecipata conferenza, presentata da Francesco Vignis, erano presenti oltre al Sindaco Vincenzo Voce, gli Assessori Sandro Cretella, Maria Bruni, Filly Pollinzi, Parise Rossella il Dirigente Francesco Marano, lo scultore Affidato ed il maestro orafo Michele Affidato.
Antonio Affidato non è nuovo alla promozione della cultura e della storia di Crotone. Già con la sua mostra “Rara Avis”, ha dimostrato il suo impegno nel riscoprire e valorizzare la storia millenaria della regione.
L’esposizione, divenuta contenitore di ricerca artistica, di studio di personaggi, è una riscoperta di una storia millenaria, presentata già in diversi musei nazionali.
La sua ricerca artistica legata alla scultura, nata all’interno del laboratorio della Michele Affidato orafo, incontra da sempre un parallelismo con l’oreficeria, disciplina sulla quale l’artista ha mosso i primi passi.
“Con questa scultura, voglio contribuire a mantenere viva la memoria storica di Crotone e della Magna Grecia - ha dichiarato Antonio Affidato - Ogni dettaglio dell'opera è pensato per raccontare una storia e celebrare le nostre radici culturali. È un onore per me poter lavorare a un progetto che avrà un impatto così significativo sulla nostra comunità e che aiuterà a preservare e valorizzare la nostra storia per le future generazioni”.
“E’ intenzione dell’Amministrazione consegnare alla Città, opere d’arte realizzate da artisti di caratura nazionale ed internazionale al fine di fornire degli strumenti di riscatto sociale utili soprattutto al rilancio delle aree in cui le opere verranno collocate mediante la creazione di veri e propri attrattori. Sono opere che si integrano perfettamente nel processo di rigenerazione urbana che stiamo portando avanti” ha detto invece il sindaco Vincenzo Voce.
“Con questa amministrazione si è tornato a parlare di arte nella nostra città. Nel senso più ampio del significato che assume questo termine. Sono opere volte a raccontare la città, la sua storia e recuperare la sua identità. Queste espressioni artistiche rinsaldano il legame con lo spazio urbano, il tempo e la memoria” ha concluso il vicesindaco Sandro Cretella.