Concessioni, Assobalneari: “no a interessi delle lobby, bene Occhiuto ma battaglia continua”
Dopo che la Giunta regionale, durante la riunione di martedì scorso, ha approvato la delibera sulle concessioni balneari (QUI), che consenti ai Comuni calabresi di poter procedere all’applicazione diretta della normativa nazionale sulle proroghe delle stesse, si registra la soddisfazione di Giuseppe Nucera, presidente dell’Assobalneari Calabria di Federturismo Confindustria.
“La nostra associazione - ha affermato infatti Nucera - commenta positivamente l’intervento del Governatore Occhiuto, il quale ha rilevato una questione seria e importante, relativa all’abbondante disponibilità della risorsa spiaggia in Calabria. L’atto di giunta, che accogliamo favorevolmente, è in linea con quanto deliberato in precedenza dal Consiglio regionale”.
Come evidenziato dal presidente Occhiuto la Calabria è abbracciata dal mare a est, a ovest e a sud, ed ha quasi 800 chilometri di coste. Dai dati aggiornati a dicembre 2023 emerge poi che solo il 13% delle spiagge è dato in concessione dai Comuni e almeno l’87% delle stesse è dunque al momento libera.
Il presidente dell’associazione di categoria, evidenzia come anche a livello nazionale l’organizzazione sia decisamente contraria alle aste, che secondo il numero uno dei balneari sarebbero “fatte per spostare le concessioni … dalle fatiche e sudore di tante famiglie agli interessi delle multinazionali. Il caso di Jesolo - prosegue - è emblematico, con la multinazionale Geox - che non ha certo il proprio core business nel settore balneare - che si è aggiudicata la concessione. La disparità è evidente, non si può competere alla pari.
Per Nucera, quindi, la presa di posizione di Occhiuto, oltre che come Governatore anche come importante dirigente nazionale di Forza Italia, potrebbe favore l’intervento del Governo.
“È fondamentale - evidenzia il presidente dell’associazione - che sia stabilita la prevalenza delle leggi nazionali a discapito di organi quali il Consiglio Stato che troppo spesso fanno gli interessi delle lobby e non quelli collettivi. C’è spazio in abbondanza lungo i nostri 800 chilometri di costa calabrese per chiunque desideri investire e aprire nuovi stabilimenti balneari. È mortificante - afferma ancora Nucera - vedere la volontà di distruggere realtà costruite dal nulla da imprenditori coraggiosi che hanno creato imprese e occupazione”.
“Gli stabilimenti balneari - continua - sono ostaggio di interessi e mettono seriamente a rischio l’occupazione di un settore trainante del turismo. Le massime istituzioni regionali sono a fianco degli imprenditori balneari e ciò ci stimola ancor di più a proseguire nella nostra battaglia contro le multinazionali che vogliono impadronirsi delle nostre aziende, spesso a carattere familiare”, ha concluso il presidente di Assobalneari Calabria.