La città di Castrovillari intitola una strada all’escursionista Vincenzo Perrone
Ha saputo guardare in più modi la montagna e la natura che la connota, con la cultura che contraddistingue i territori di Castrovillari e del Pollino, come pochi altri, interpretando Cuore e Appartenenza delle Comunità che vi risiedono da secoli.
Per questo il capoluogo naturale del Pollino, in provincia di Cosenza, Castrovillari, città amata dallo studioso e ricercatore, Vincenzo Perrone, gli ha intitolato una strada, ricordandolo come uomo innamorato di Storia, Natura, Identità e di ciò che tramandano, suscitano e consegnano, in termini di valori, messaggi ed educazione all’ambiente che non può avvenire senza un coinvolgimento diffuso su un bene bisognoso di tutela e conoscenza continui individuale e collettiva.
Lo hanno fatto in una tavola rotonda per conto della comunità i giornalisti Francesco Bevilacqua, Luigi Troccoli, gli storici Vittorio Cappelli, Francesco Di Vasto e Gianluigi Trombetti, l’editore Mimmo Sancineto introdotti dal saluto del Sindaco, Domenico Lo Polito, e moderati da Francesco Caruso fondatore del Wwf Pollino, il quale durante la manifestazione ha proiettato un video su Perrone.
Un gesto che ha aiutato a comprendere lo studioso, la sua sensibilità nel saper trasmettere a più persone possibili, anche oltre i confini regionali, una realtà geografica che afferma il Bello esistente e le tante opportunità di crescita inclusiva, fondamentali per il vero possibile sviluppo: quello sostenibile da accompagnare.
Era la sua passione per la montagna e la vita che gli facevano esprimere tutto questo, come il cammino verso le vette che lo appassionavano da escursionista ferrato per il quale vale la pena insegnare e tramandare ai giovani. Molte delle sue vacanze estive si caratterizzavano così: su sentieri facili che su percorsi faticosi come lo sono le storie e l’esistenza della gente del Pollino o di Calabria che parlano da queste esperienze le quali esprimono il fascino di questo dinamismo teso alla scoperta del significato di un di più di quanto spesso ci si aspetti.
Ciò aiuta ad una maggiore coscienza, come tende l’opera dell’escursionista, certo che il nostro limite, fatto di muscoli e mente, non può frenare la nostra vera forza resa dal Cuore per le cose.
Perrone nel suo operare ha testimoniato- è stato rilanciato- proprio questo mosso da un patrimonio culturale, segnato da tante Tracce, che ci supera e ci provoca fino a valicare noi stessi seguendo una Bellezza sempre più grande ed inaspettata che sorprende, affascina e richiama come l’attaccamento per la sua Terra ed Identità ha generato in una esperienza dedicata e voluta.