Direttrice postale ingiustamente licenziata: dopo il reintegro arriva il risarcimento
È stata confermata anche in appello l'illegittimità del licenziamento della direttrice di un ufficio postale del cosentino, ritenuto insussistente ogni addebito anche di carattere penale con conseguente reintegro al posto di lavoro. Sono state dunque accolte in toto le richieste del collegio difensivo composto dagli avvocati Ettore Zagarese e Maria Teresa Fontana.
Alla direttrice dell'ufficio postale erano stati contestati tutta una serie di illeciti, tra i quali anche quello di aver fatto sottoscrivere ad alcuni utenti un contratto di finanziamento fasullo sottraendo così una consistente somma di denaro, fatti che avevano portato al licenziamento in tronco della stessa. La donna certa della sua innocenza e del suo giusto operato aveva deciso di opporsi, giudizialmente, al licenziamento e intentare causa.
Dopo una lunga fase dibattimentale e una corposa istruttoria, sia in primo che in secondo grado, venivano accolte le tesi della difesa e la direttrice non solo veniva ritenuta estranea rispetto a qualsivoglia condotta illecita, risarcita del danno subito, ma anche reintegrata nel suo ruolo al lavoro.