Naufragio nel Mar Jonio, si attende di ascoltare i superstiti: ancora ignoto il numero di dispersi
A distanza di un giorno dal tragico naufragio avvenuto nelle acque del Mar Jonio (QUI) - a circa 120 miglia nautiche dalla costa, ossia oltre 220 chilometri - non si ha ancora contezza del numero esatto di dispersi in mare.
A renderlo noto sono gli investigatori della Polizia, che sono ancora impegnati a "cercare di capire quello che è successo come avviene per ogni sbarco, a maggior ragione se c'è stato un disastro" come in questo caso.
Stando ad una prima e sommaria ricostruzione fornita dai superstiti (una decina di persone soccorse in extremis dalla Guardia Costiera) l'imbarcazione a vela sarebbe partita otto giorni fa dalle coste della Turchia, ed avrebbe iniziato ad imbarcare improvvisamente acqua mentre procedeva verso l'Italia.
Sempre i superstiti avrebbero raccontato che, prima dell'arrivo delle forze dell'ordine, almeno due imbarcazioni sarebbero passate vicino al natante in difficoltà, senza però prestare soccorso. Circostanza non ancora confermata dalla Polizia.
La Procura di Locri ha avviato un'indagine per quello che sembrerebbe essere un "disastro probabilmente colposo", e nei prossimi giorni i testimoni - attualmente ricoverati - saranno ascoltati per fornire quanti più dettagli possibili.
Questa mattina sempre la Guardia Costiera ha recuperato i corpi di tre vittime ed altrettanti sono stati recuperati nel pomeriggio: ad ora sono in tutto sei, dunque, i cadaveri di dispersi ritrovati.