Naufragio nello Jonio, arrestato uno dei superstiti: avrebbe ucciso un’altra migrante
Colpo di scena nelle indadini avviate dopo il tragido naufragio avvenuto nei giorni scorsi nel Mar Jonio, nel quale sono state accertate finora - come confermato dalla Prefettura reggina (LEGGI) - ben 36 vittime e soli 11 superstititi. Proprio sui sopravvissuti si sono concentrate le attività di indagine della Polizia, che nelle scorse ore ha tratto in arresto proprio uno dei superstiti soccorsi durante l'affondamento del natante.
Questo l'esito di un'indagine interforze a carico di H.A., ventisettenne di nazionalità irachena, sul quale hanno indagato, oltre alla Polizia, anche la sezione navale della Guardia di Finanza. Secondo quanto acquisito sinora, l'indagato avrebbe ucciso volontariamente una ragazza, sedicenne irachena figlia di una migrante a sua volta imbarcata, soffocandola. Episodio che si sarebbe verificato mentre l'imbarcazione era già alla deriva e dunque sotto il controllo delle autorità.
Terminate le indagini, lo scorso 24 giugno il gip del Tribunale di Locri ha convalidato l'arresto con trasferimento in carcere, ed al termine delle formalità di rito il soggetto è stato posto nella casa circondariale di Catanzaro a disposizione delle autorità.