Neonato trovato morto tra gli scogli, fermata la mamma della minore
Colpo di scena nella drammatica vicenda dell'infanticidio avvenuto pochi giorni fa a Villa San Giovanni, nel reggino. Dopo l'individuazione della madre del neonato (risultata essere una ragazzina poco più che tredicenne) i Carabinieri hanno fermato anche una donna, la mamma di quest'ultima, quarantenne originaria di Reggio Calabria, con l'accusa di infanticidio in condizioni di abbandono materiale e morale.
Questa la decisione della Procura del capoluogo dello Stretto dopo le indagini avviate nell'immediato sia dai Carabinieri che dalla Polizia, a seguito del rinvenimento, il 25 maggio scorso, del corpicino senza vita occultato in uno zainetto abbandonato sugli scogli (QUI), poco distante dal lungomare di Villa. Secondo una prima ricostruzione, sarebbe stata proprio la quarantenne l'esecutrice materiale del delitto.
L'ipotesi è che quest'ultima, infatti, dopo il parto di una delle sue figlie minorenni avrebbe riposto il corpo del neonato nello zainetto, per poi abbandonarlo in mare, poco oltre la scogliera.
Circostanza che sarebbe stata confermata anche dalle riprese di alcune telecamere di videosorveglianza, che avrebbero così permesso di ricostruire parte dell'itinerario della donna negli istanti antecedenti all'abbandono.
Vista la gravità della situazione la donna è stata tratta immediatamente in arresto, e trasferita nel carcere di Reggio Calabria in attesa dell'interrogatorio.