Infanticidio di Villa San Giovanni, indagata fa scena muta davanti al gip
Non ha proferito parola la quarantenne fermata per il grave infanticidio (LEGGI) avvenuto nei giorni scorsi a Villa San Giovanni. La donna, madre della tredicenne (affetta da deficit psichico) rimasta incinta e dunque nonna del nascituro gettato in mare nei pressi degli imbarcaderi, era stata fermata pochi giorni fa dalle forze dell'ordine ed oggi ha affrontato l'udienza di convalida del fermo.
Secondo le indagini svolte dalla Polizia e dai Carabinieri di Reggio Calabria, sarebbe stata proprio lei a prelevare il neonato subito dopo il parto, riponendolo - ancora vivo - all'interno di uno zaino poi abbandonato tra gli scogli. Circostanza che sarebbe confermata da alcune riprese di videosorveglianza recuperate nei pressi del lungomare, che la mostrerebbero proprio con lo zainetto rinvenuto in mare.
L'indagata, davanti al gip Giovanna Sergi, si è peerò avvalsa della facoltà di non rispondere. Entro domani sarà lo stesso gip a decidere se convalidare o meno il fermo, e quindi se disporre una eventuale ordinanza di custodia cautelare. La donna è accusata di infanticidio in condizioni di abbandono materiale e morale.