Lampare: “No all’autonomia differenziata”, a Cariati si organizza il dissenso
Anche a Cariati, come in tutte le comunità del territorio calabrese, tiene baco il tema dell’autonomia differenziata - di recente approvazione - che solleva molte preoccupazioni ed anche molte opposizioni.
“Questa decisione del governo a trazione leghista e a guida Meloni, propagandata come un modo per dare maggiore autonomia alle regioni in materia di gestione delle risorse e dei servizi, è, invece, una reale e ulteriore minaccia per l'equità e l'unità nazionale” evidenza tra queste diverse voci contrarie l’associazione locale le Lampare Bassojoniocosentino.
“L’autonomia differenziata - prosegue - è una delle conseguenze dirette e ultime della riforma del 2001 del Titolo V della Costituzione, con la quale nel nuovo articolo 119 veniva sancito il principio dell’autonomia finanziaria, che ci ha già mostrato definitivamente, in particolar modo sul tema del diritto alla salute, il suo fallimento”
Le Lampare ricorsa poi come secondo lo Svimez, la Banca d’Italia e l’Unione Europea, l’autonomia differenziata accentuerà ulteriormente le disuguaglianze tra le Regioni, temendo una riduzione importante dei fondi e delle risorse disponibili per le regioni meridionali e, come afferma anche Gimbe, un impatto devastante nel settore sanitario. Altre preoccupazioni riguardano poi l'istruzione e le infrastrutture.
“Con l’autonomia differenziata - aggiunge Le Lampare - si avrà una sorta di abbandono totale da parte dello Stato centrale della Questione Meridionale; uno Stato che dovrebbe invece garantire pari opportunità e condizioni di vita dignitose per tutti i suoi cittadini, indipendentemente dalla regione di appartenenza”.
L’associazione sottolinea quini la necessità di organizzare forme di dissenso contro la riforma, anche a Cariati, per difendere soprattutto il diritto alla salute, ma anche motivo i principi e di giustizia sociale.
Pertanto, il movimento prossimamente organizzerà incontri e pratiche di sensibilizzazione per formare un’opposizione sociale e politica territoriale, “consapevole di questo scempio voluto da Lega, Fratelli d'Italia e Forza Italia”.
Quindi la richiesta all'amministrazione comunale di Cariati di comunicare pubblicamente la propria posizione su questo problema. “Ci auguriamo che il Sindaco Cataldo Minò si unisca ai tantissimi sindaci che in queste ore si stanno mostrando contrari chiedendo, come Comune di Cariati, al Presidente Occhiuto di impugnare la legge” concludono dalle Lampare.