Cantiere nautico abusivo, rifiuti speciali e lavoro nero: sequestro nel crotonese
A seguito di una pianificata attività di ispezione e verifica, operata congiuntamente dalla Capitaneria di Porto di Crotone e dal personale della Pasi, la Divisione Amministrativa della Questura, presso una località di Rocca di Neto, è stato scoperto un cantiere nautico totalmente abusivo, realizzato su un terreno accatastato come agrario.
All’atto del controllo l'immobile è risultato senza qualsivoglia autorizzazione ambientale ed amministrativa e si è anche rilevata una presunta gestione illecita dei rifiuti prodotti.
All'interno dell'area sono stati rinvenuti difatti rifiuti speciali pericolosi e non, in stato di abbandono, a diretto contatto col suolo, in un territorio ricadente fra le zone di protezione speciale previste dalla rete “Natura 2000” della direttiva habitat comunitaria.
Pertanto si è proceduto alla denuncia del proprietario del terreno e del titolare del cantiere nautico, proseguendo al contempo alla chiusura dell'attività e sequestrando l'intera area di quasi 5 mila metri quadri.
In aggiunta è stata effettuata una segnalazione all'ufficio competente dell'Ispettorato del Lavoro per la presenza di due dipendenti non regolarmente assunti e per il mancato rispetto della normativa sulla sicurezza sui luoghi di lavoro.
A carico dei proprietari delle unità da diporto che erano in lavorazione, sono state prescritte sanzioni da 102 euro per ciascun mezzo, per aver effettuato le manutenzioni presso un soggetto sprovvisto del titolo abilitativo previsto dalla legge.
Nel corso di un’ulteriore attività, svolta invece nel capoluogo ma anche qui in un cantiere nautico, il titolare dell’impresa è stato multato perché svolgeva il suo lavoro senza le autorizzazioni ambientali allo scarico delle acque reflue industriali ed alle emissioni in atmosfera.
Anche in questo caso è stata accertata una gestione illecita dei rifiuti prodotti dal cantiere. Per le tre contravvenzioni, sono state effettuate altrettante prescrizioni ambientali.