Ad Asti l’uno contro l’altro: dopo l’inchiesta Mare Magnum altri 13 indagati
Due gruppi criminali che avrebbero operato ad Asti, nel torinese, in contrapposizione tra loro e già finiti sotto la lente degli investigatori ml luglio del 2023, quando nell’ambito dell’indagine “Mare Magnum” (QUI) scattarono le manette per tredici persone.
Un anno fa, in particolare, si svelò la crescente affermazione della famiglia Lo Porto e tra gli arrestati spiccò tra gli altri un soggetto, Francesco Belfiore (QUI), considerato appartenente alla storica famiglia attiva sempre nella provincia di Torino ma originaria di Gioiosa Jonica, nel reggino, fratello minore del più noto Domenico, condannato definitivamente per l’omicidio del Procuratore Bruno Caccia.
Ieri, invece, altre tredici persone - undici uomini e due donne - sono state raggiunte da due distinte ordinanze applicative di misure cautelari emesse dal Gip del tribunale cittadino, che ha disposto il carcere per cinque di loro e delle misure alternative per le restanti otto.
I provvedimenti, strettamente correlati tra loro, scaturiscono dalle indagini svolte a partire dal mese di luglio 2022 sotto la direzione della Procura della Repubblica di Asti nei confronti di diversi pregiudicati ritenuti notoriamente inseriti negli ambienti criminali cittadini e coinvolti, a vario titolo, in gravi fatti avvenuti nel capoluogo.
Il riferimento è ai colpi d’arma da fuoco esplosi il 15 luglio del 2022 in via Pasolini, contro l’abitazione di un 35enne astigiano, e ad una brutale aggressione, avvenuta il successivo 22 settembre, ai danni di un soggetto, anch’egli oggi destinatario della misura, poi ricoverato in gravi condizioni nell’ospedale di Asti. Per entrambi gli episodi è contestato il reato di tentato omicidio.
Secondo gli inquirenti le complesse e prolungate indagini avrebbero consentito di raccogliere un solido quadro probatorio nei confronti degli indagati, a carico dei quali sono contestati, a vario titolo, i reati di tentato omicidio, detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti, detenzione e porto abusivo di armi da fuoco.
Nel corso delle indagini sono state sottoposte a sequestro una pistola semiautomatica calibro 22LR completa di caricatore e 95 proiettili rubati in una abitazione; due fucili a canne parallele cal. 16, un fucile modificato a canne parallele mozzate cal. 12 e vario munizionamento, oltre a 210 grammi di hashish, 120 di cocaina e 535 di eroina e materiale per il taglio, confezionamento e pesatura dello stupefacente.
L’operazione è stata condotta nelle province di Asti, Torino, Alessandria, Bari, Imperia e Savona, dal personale del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale Carabinieri di Asti, supportato dai Comandi competenti territorialmente.