Crotone. Rifiuti, Uil contro Akrea: “disservizi e disorganizzazione, in parti città raccolta insufficiente”

Crotone Attualità
Da sinistra: Fabio Tomaino e Giovanni Mungari

Hanno rilanciato le accuse di disservizi e disorganizzazione del lavoro all’interno della società partecipata Akrea, il segretario provinciale della Uil di Crotone, Fabio Tomaino ed il rappresentante della Uil Trasporti, Giovanni Mungari.

Lo hanno fatto stamattina nel corso di una conferenza stampa. Nella loro sede di servizi, ripercorrendo le vicende che hanno visto anche uno scontro all’interno dei sindacati, con il resto delle sigle scese in campo a difesa del Cda dell'azienda dei rifiuti.

Tomaino ha ricostruito l'episodio a partire dalla prima segnalazione, ad aprile scorso, della Uil al presidente di Akrea, Alberto Padula, in cui si chiedeva all’azienda di impostare un modello organizzativo del lavoro ed un piano ferie. Non avendo ricevuto risposta, dopo 18 giorni è partita una diffida con contestuale richiesta di incontro urgente nel rispetto dei diritti e dei doveri dell’organizzazione sindacale.

Lo stesso, poi, ha coinvolto direttamente il sindaco Vincenzo Voce e l’assessore alle Partecipate Antonio Scandale, lamentando inefficienze nell’ambito della programmazione dei turni di lavoro ma anche sul servizio.

Alla fine, Akrea fissa l’incontro lo scorso 13 maggio e nel contempo la società risponde ammettendo qualche ritardo, in qualche occasione, nella comunicazione dei turni, sottolineando che è ancora in fase di ristrutturazione. La riunione con tutti i sindacati è avvenuta lo scorso 17 giugno, con la partecipazione, inizialmente non prevista, del primo cittadino dell’assessore alle società partecipate, con oggetto "sottoscrizione contratto di servizio e nuovo assetto organizzativo".

Nei primi di luglio c’è il comunicato di Tomaino e Mungari, nel quale si lamentano tutti i disservizi all’interno di Akrea e che a rispondere non è il Cda dell'azienda ma le altre sigle sindacali che solidarizzano con Padula.

Alla fine, però hanno sottolineato che le pressioni sono servite visto che Akrea ha nuovamente convocato i sindacati il prossimo 23 luglio per sottoscrivere il contratto di servizio e affrontare gli altri punti, compreso il piano d’investimento.

Tomaino ha stigmatizzato il comportamento delle altre sigle sindacali sottolineando come, le sollecitazioni della Uil sono tutte corroborate dai fatti e per la tutela dei lavoratori, facendo, tra l’altro ascoltare gli interventi della riunione sindacale di Giugno.

Inoltre, Uil ha sottolineato come il personale di Akrea resta sottodimensionato e che, al 19 luglio, ancora nulla sia sa circa un potenziamento, anche con lavoratori a tempo determinato.

La conseguenza, a loro dire, sono carichi di lavoro insopportabili e parti della città, soprattutto nelle periferie, dove il servizio di raccolta di rifiuti non è assolutamente sufficiente. Eppure, con il nuovo contratto di servizio, Akrea riceverà dal comune di Crotone 100 mila euro in più all’anno, rispetto alle somme che aveva a disposizione in passato.

Infine, dopo aver precisato che la tariffa della Tari è una delle più care d’Italia, hanno chiesto chiarimenti su come verrà organizzato il servizio ponendo fine alle criticità rimarcate.