Lingua blu, la Regione definisce le azioni per arginare l’emergenza

Calabria Salute

"La Regione Calabria in campo, al fianco degli allevatori calabresi, per arginare le conseguenze dell’epidemia di lingua blu". Inizia così la nota stampa diffusa dalla Regione Calabria, in merito all'epidemia di blue tongue che sta colpendo decine di migliaia di capi di bestiame in tutta la regione.

"Le misure e le azioni utili a fronteggiare l’emergenza, che al momento riguarda in particolare il crotonese, sono state definite e rese operative nel corso della riunione, svoltasi giovedì pomeriggio incittadella, su iniziativa dell’Assessore regionale all’agricoltura, Gianluca Gallo, presenti i direttori generali dei dipartimenti agricoltura e salute, rispettivamente Giuseppe Iiritano e Tommaso Calabrò, e con loro il commissario dell’Asp di Crotone, Antonio Brambilla" viene annunciato. "Alla disamina della situazione, che sta interessando anche altre aree d’Italia ed è oggetto di attenzioni anche da parte del Governo, ha fatto seguito il varo di una serie di attività destinate a fermare l’espansione del contagio ed a ricostituire il patrimonio zootecnico, fortemente segnato dall’avanzare della malattia".

"In cima all’elenco, gli interventi mirati di carattere sanitario che già a partire dalle prossime ore saranno posti in essere dal servizio veterinario dell’Asp, di concerto con i dipartimenti agricoltura e salute e l’associazione regionale degli allevatori. Contestualmente, si darà corso alle procedure necessarie a far sì che attraverso una specifica delibera di giunta regionale, da adottarsi a breve, vengano stanziate le risorse utili a consentire agli allevatori di procedere ad attività di disinfestazione anche all’interno degli ovili, oltre che a garantire un indennizzo per i capi perduti" viene dunque spiegato.

"Ancora: nel mentre l’Asp procederà all’acquisto e somministrazione dei vaccini destinati a rallentare, in chiave preventiva, il propagarsi dell’epidemia, si darà seguito alle procedure propedeutiche alla dichiarazione di emergenza sanitaria, per dare così sostanza e concretezza, nel più breve tempo possibile, alla ricostituzione del patrimonio zootecnico" si afferma in conclusione.