Sembra una “mazza di tamburo”, ma è tossico: allarme anche in Calabria

Calabria Salute

Sono oramai diverse le segnalazioni riguardo un fungo apparentemente innocuo, simile alla "mazza di tamburo", ma altamente tossico e velonoso al punto da poter essere mortale. Parliamo del Chlorophyllum molybdites, che continua ad essere rinvenuto un po' in tutta la Calabria da appassionati ed escursionisti.

Leggermente più piccolo rispetto al suo parente commestibile - la Macrolepiota procera, meglio nota come "mazza di tamburo" - è stato documentato per la prima volta in Italia nel 2021, dopo le forti piogge provocate dal ciclone mediterraneo Apollo. Si tratta di un fungo comunissimo in tutti i paesi equatoriali, amante dei climi caldi ed umidi, la cui presenza è nota anche in Spagna, Grecia, Cipro e Turchia.

Climi che in questi giorni, con un continuo alternarsi di forti piogge seguite da alte temperature, hanno ricreato un microclima sub-tropicale ideale alla loro proliferazione anche in Calabria. Al momento le segnalazioni dei ritrovamenti si estendono lungo l'intera regione, e coinvolgono tutti i parchi nazionali (Pollino, Sila ed Aspromonte) e diversi parchi regionali (come quello delle Serre).

Numerose le segnalazioni all'Asp di Cosenza, che invita a mantenere l'allerta massima, e sopratutto a non consumare mai i funghi se non si è sicuri della loro innocuità.

Nonostante la somiglianza, infatti, basta un veloce controllo delle spore: qualora presentino un riflesso verdognolo, anche molto lieve, potrebbe trattarsi del fungo velenoso, che provoca gravi casi di morganismo potenzialmente fatali.