Le sfide dell’intelligenza artificiale, incontro tra esperti al Man di Reggio
Le sfide dell'intelligenza artificiale tra prospettive etiche e bioetiche è stato l’argomento al centro del primo ciclo di conferenze “Radici”, ideato e coordinato dal presidente nazionale dell’Aiparc Salvatore Timpano, e che si è tenuto giovedì scorso, nella Sala Conferenze del Museo Archeologico Nazionale di Reggio Calabria.
L'incontro è stato introdotto dallo stesso Timpano che ha rivolto dapprima al pubblico i saluti di Fabrizio Sudano, Direttore del Museo, e dai Marianna Gensabella, Presidente della Sezione Sicilia dell'Istituto Italiano di Bioetica.
Emira dal Moro, Presidente della sezione Morgana di Reggio Calabria della Fidapa ha omaggiato i relatori con un mazzo di fiori ed una medaglia commemorativa del Premio Nazionale Demetra 2024.
I relatori hanno approfondito una tematica di grande attualità. Giovanni Merlino, Professore Associato di Sistemi di Elaborazione delle Informazioni dell'Università di Messina, ha dato vita ad un excursus sulla “storia” dell'intelligenza artificiale dai suoi albori, risalenti alla metà del secolo scorso, fino ai giorni nostri, tra algoritmi e microprocessori.
Quindi, ha incentrato la disamina sul rapporto essere umano-macchina che ha caratterizzato il primo periodo, il rapporto tra operatore e calcolatore, fino ad arrivare al rapporto macchina-macchina che permette all'elaboratore di autogenerarsi e crescere.
Maria Laura Giacobello, Professore Associato di Filosofia Morale dell'Ateneo Peloritano, si è soffermata, invece, sull'aspetto prettamente etico riguardo l'intelligenza artificiale, accompagnando i presenti in un affascinante viaggio tra Icaro e Prometeo, Platone e il Golem, il tutto tra scenari fantascientifici oscillanti fra “2001 Odissea nello Spazio” e “Blade Runner”.
Il viaggio dentro l'intelligenza artificiale ha consentito di stabilire che, al di là del progresso tecnologico e dei possibili e inquietanti scenari, è l'uomo che ancora occupa la centralità del Creato.