Alli, dipendenti senza stipendio e senza risposte: è agitazione

Catanzaro Cronaca

In seguito allo stato d’agitazione, indetto da FpCgil, Fit Cisl e Uil Trasporti, per i dipendenti della Alli Scarl, che lamentano il mancato pagamento dello stipendio del mese di settembre scorso, nella giornata di ieri era stata indetta una assemblea sindacale unitaria con i lavoratori alla quale erano presenti le Organizzazioni Sindacali Territoriali e anche la stampa.

L’incontro ha avuto lo scopo di sensibilizzare sulla situazione che stanno vivendo le maestranze che oltre alla mancata corresponsione del salario, si dicono preoccupati sul loro futuro, in quanto l’Ente Regionale Arrical ha comunicato all’azienda di voler recidere il contratto, non dando informazioni in merito alla nuova società che dovrebbe gestire l’impianto di smaltimento e rivalutazione dei rifiuti di Alli.

Le Sigle, nel dichiarare lo stato di agitazione, avevano chiesto un tavolo di raffreddamento del conflitto sia all’azienda che all’ente regionale, ma ad oggi quest’ultimo non ha risposto alla loro richiesta.

Giovanna Folino Gallo, della FpCgil, Domenico Posca, della Fit Cisl e Vincenzo Cioffi del Uil Trasporti fanno sapere che nella mattinata di ieri, prima dell’assemblea dei lavoratori, alle Sigle è arrivata una email da parte dell’azienda con la quale si comunicava che nella giornata sarebbero stati effettuati i bonifici del pagamento degli stipendi. Notizia che ha rincuorato i lavoratori e ha fatto evitare che la situazione potesse degenerare.

“Purtroppo – sbottano però i sindacalisti - la bella notizia ha avuto vita breve in quanto dopo qualche ora dalla fine dell’assemblea sindacale, giunge la smentita da parte della stessa azienda che gli stipendi non sarebbero stati pagati come comunicato”.

FpCgil, Fit Cisl e Uil Trasporti e i dipendenti si dicono pertanto indignati per questo comportamento della società “che ha dimostrato di aver fatto un gioco sporco a discapito dei propri dipendenti che stanno vivendo un momento molto preoccupante della loro vita lavorativa”.

Dopo quanto accaduto si sta ora organizzando un sit-in che si terrà la prossima settimana davanti alla Prefettura di Catanzaro.