Senza stipendio da sei mesi, sale su capannone e minaccia suicidio
Un operaio, probabilmente dipendente della società che gestisce la discarica di Alli, si è arrampicato su un capannone dell'impianto di smaltimento rifiuti di Catanzaro e minaccia di gettarsi nel vuoto da un'altezza di venti metri. Sul posto sono intervenuti carabinieri, Vigili del fuoco e 118. La discarica di Alli è sotto sequestro, anche se operativa, e il personale della ditta che la gestisce lamenta un ritardo nei pagamenti. Al momento sono due le indagini aperte sulla discarica, una delle quali, nei mesi scorsi, ha portato al sequestro dei beni riconducibili alla Enertech, società che gestisce la discarica.
Aggiornamento h 13:01
L'operaio è sceso dalla struttura dopo avere avuto rassicurazioni che saranno affrontati i problemi relativi ai mancati pagamenti degli stipendi. Si tratta di un dipendente della Enertech, la società che ha gestito l'impianto per lo smaltimento dei rifiuti del capoluogo calabrese fino a questi giorni, con la risoluzione del contratto notificata all'azienda proprio in queste ore. Sul posto, oltre a personale medico del 118 e Vigili del fuoco, hanno operato anche Polizia e Carabinieri. L'operaio lamentava il mancato pagamento di tre mensilità, con una complessa condizione economica e i rischi occupazionali relativi alla futura gestione dell'impianto. La discarica di Alli, attualmente operativa anche se sotto sequestro, e' al centro di due inchieste giudiziarie, una per presunte evasioni erariali, l'altra per inquinamento.