Rifiuti. Dimesso il Commissario straordinario Graziano Melandri
Il commissario per l'emergenza ambientale in Calabria, Graziano Melandri, si è dimesso. Melandri ha lasciato l’incarico in seguito agli eventi giudiziari relativi alla discarica di Alli, a Catanzaro, che hanno portato il sindaco della città, Traversa, a requisire l'impianto per la sua riattivazione. L’inchiesta è quella denominata “Pecunia non olet”, coordinata dal sostituto procuratore Carlo Villani e dall’aggiunto Giuseppe Borrelli, che ha portato all’arresto di cinque persone, il sequestro di beni per 12 milioni di euro e la richiesta di interdizione proprio per l’ex commissario Melandri. Dei mancati controlli sulla discarica Alli avevamo chiesto conto al presidente della giunta regionale, Giuseppe Scopelliti, in occasione della sua visita per presenziare alla presentazione della relazione della commissione bilaterale sulle eco mafie a Crotone. Melandri ha rassegnato nelle mani del capo della Protezione civile, Franco Gabrielli; era stato nominato alla guida della struttura nel febbraio 2011, con un'ordinanza dell'allora presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, d'accordo con il presidente della Regione, Giuseppe Scopelliti. Le dimissioni di Melandri erano state chieste nel corso della manifestazione di sabato scorso organizzata dalla Rete in difesa del territorio “Franco Nisticò” che ha avviato la campagna “Mo’ basta” proprio contro il commissariamento.