Inchiesta discarica Alli: Cgil Calabria, superare gestione commissariale
Riceviamo e pubblichiamo comunicato stampa su "rifiuti e legalità" a firma dei segretari regionali della Cgil Calabria Sergio Genco e Massimo Covello:
“L’ennesima inchiesta delle forze dell’ordine e delle procure Calabresi, specificatamente sulla gestione dei rifiuti nella discarica di Alli, riconferma, a pochi mesi dalla sua presentazione, i drammatici contenuti della relazione della Commissione parlamentare di inchiesta sulle attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti nella nostra Regione. Si tratta dell’ennesima conferma che l’ufficio del commissariato per l’emergenza si è ormai strutturalmente reso organico alla produzione di disastri ambientali e di illegalità nel sistema del ciclo dei rifiuti. In questo quadro pensiamo vadano inserite le dimissioni del Commissario Melandri. Un gesto necessario e che pensiamo oggi debba spronare a costituire immediatamente un tavolo istituzionale, coinvolgendo il nuovo governo, aperto alle parti sociali sui temi del ciclo integrato dei rifiuti nella nostra Regione.
Prima si supera la gestione commissariale e meglio è, come da tempo ormai la CGIL Calabria, insieme a tanti movimenti, soggetti sociali, politici ed istituzionali, sostiene, non per ultimo con la manifestazione di Crotone. Serve che la G.R., recuperando un ritardo inaccettabile, promuova urgentemente un confronto capace di affrontare il nodo di quale modello gestionale si vuole adottare nella regione per garantire, efficienza, efficacia, trasparenza al sistema dell’intero ciclo dei rifiuti: dallo spazzamento, alla raccolta, al conferimento, al trattamento, al riuso. Non può sfuggire a nessuno che dopo il totale fallimento dell’esperienza delle società miste, oggi nella nostra regione, in assenza di volontà politica e di azioni programmatorie, il sistema si è decomposto in una giungla nella quale proliferano, come le inchieste ripetutamente fanno risaltare, illegalità, infiltrazioni, speculazioni a danno del territorio e dei cittadini.Cosi come non possiamo sottacere che il lavoro ed i lavoratori del settore sono tra i più mortificati, per l’assenza totale di certezze contrattuali, di diritti, salario e sicurezza, e spesso sottoposti a pressioni e strumentalizzazioni.
Pensiamo occorra ricomporre il sistema, ricomporre il lavoro, promuovere e sostenere la riorganizzazione ordinaria del settore. Il settore dei rifiuti, cosi come quello della mobilità, dell’acqua, della difesa del suolo, della forestazione, ha bisogno di una forte ed efficace pianificazione, programmazione e gestione pubblica. Solo attraverso una reale e concreta riorganizzazione strutturale dell’intero ciclo, attraverso un organico progetto tendente alla riduzione, alla raccolta differenziata, al riciclo ed al riuso, destinando a ciò gli impianti necessari e le scelte tecnologiche, sarà possibile uscire da una condizione di illegalità, selezionare buone imprese, ridurre i costi, valorizzare il lavoro e salvaguardare il territorio. Su questi temi, insieme a quelli della bonifica immediata dell’intero territorio regionale, la Cgil chiede al Presidente Scopelliti l’urgente avvio di un confronto anche al fine di trasformare l’attuale condizioni di degrado in un grande progetto di tutela ambientale, di qualificazione sociale economica ed ambientale”.