Catanzaro: “Pecunia non olet bis”, interdizione per due funzionari
I militari della Guardia di finanza hanno notificato il provvedimento di interdizione dai pubblici uffici a due funzionari dell'Ufficio del commissario per l'emergenza rifiuti in Calabria, nell'ambito dell'inchiesta "Pecunia non olet bis" che ha portato, nei giorni scorsi, all'emissione di provvedimenti restrittivi nei confronti dei vertici della società "Enertech" che gestiva la discarica di Alli di Catanzaro. Era stato il pm Carlo Villani, titolare delle indagini, a chiedere l'applicazione dell'interdizione nei confronti dei due funzionari indagati. Il giudice Abigail Mellace ha interrogato Richichi e Lo Piccolo nei giorni scorsi e stamani ha provveduto a fare notificare il provvedimento. Analoga misura era stata richiesta nei confronti dell'allora commissario Graziano Melandri, ma il gip ha ritenuto di non doverla accogliere. Melandri, infatti, aveva rassegnato le dimissioni dall'incarico, per il quale e' subentrato da oggi l'ex questore Vincenzo Speranza.
Secondo l'inchiesta, i dirigenti dell'Ufficio emergenziale avrebbero contribuito a favorire l'evasione fiscale da parte della società "Enertech", attraverso cambi societari che sarebbero stati architettati dall'amministratore Stefano Gavioli, finito poi agli arresti, e non tenendo conto di alcuni atti di Equitalia.
Il magistrato aveva proposto l'applicazione della stessa misura anche nei confronti dell'ex Commissario per l'emergenza ambientale in Calabria, Graziano Melandri, ma a seguito delle dimissioni rassegnate da quest'ultimo ha revocato tale propria richiesta. Per domani, intanto, e' prevista davanti al tribunale del riesame l'udienza per discutere dei ricorsi presentati dagli indagati raggiunti dall'ordinanza cautelare del gip Mellace che, all'alba di giovedì scorso, ha condotto in carcere Stefano Gavioli, 54 anni, di Venezia, proprietario della società Enertech, che gestisce l'impianto di smaltimento di Alli, e Loris Zerbin, 50 anni, di Campolongo Maggiore (Venezia), direttore tecnico della Enertech; ai domiciliari l'amministratore di una delle societa' del gruppo della Enertech, Giovanni Faggiano, 52 anni, di Brindisi, l'avvocato della Enertech Giancarlo Tonetto, 56 anni, di San Dona' di Piave (Venezia), ed Enrico Prandin, 49 anni, di Rovigo; e sottoposti all'obbligo di presentazione alla Polizia giudiziaria Antonio Garruba e Paolo Bellamio, un tecnico della società Eneterch che gestisce l'impianto di Alli, e un commercialista. Non è ancora nota, infine, la decisione dei giudici del riesame in merito alla richiesta di dissequestro dell'impianto di Alli, avanzata dai difensori della Enertech a seguito del provvedimento eseguito il 14 ottobre.