Inchiesta sui rifiuti, Melandri interdetto dai pubblici uffici. 11 persone coinvolte
Imprenditori, avvocati e funzionari pubblici, tra i quali anche l'attuale assessore regionale all'Ambiente, Francesco Pugliano sono tra le undici persone coinvolte a vario titolo nella nuova inchiesta sulla gestione dei rifiuti in Calabria. Tutte raggiunte dal provvedimento firmato dal giudice per le indagini preliminari di Catanzaro, Abgail Mellace, su richiesta della Procura della Repubblica del capoluogo calabrese.
L'INCHIESTA parte dai due filoni venuti alla luce tra lo scorso mese di agosto e quello di settembre, quando furono rilevate prima una imponente evasione fiscale che sarebbe stata messa in piedi dai vertici della "Enertech", la societa' che gestisce la discarica di Alli di Catanzaro, quindi la seconda inchiesta che portò al sequestro dello stesso impianto per inquinamento da percolato. Nel provvedimento di oggi risultano coinvolti i vertici della "Enertech" e quelli dell'Ufficio del commissario per il superamento dell'emergenza rifiuti in Calabria, con le indagini portate a termine dalla Guardia di finanza e dai Carabinieri.
Tra le contestazioni, a vario titolo, anche l'associazione a delinquere contestata nei confronti di sei manager della società, tra i quali l' amministratore Stefano Gavioli, 54 anni, residente a Venezia. Nessuna misura è stata adottata per l'assessore regionale Pugliano, mentre l'interdizione dai pubblici uffici è stata applicata al commissario per l'emergenza rifiuti, Graziano Melandri. Un altro capo di imputazione contestato, anche questo a vario titolo, è quello di inadempimento di contratti in pubbliche forniture.
Nell'ordinanza del gip di Catanzaro risulta anche un sequestro beni per un importo pari a 2,9 milioni di euro. I provvedimenti sono stati notificati a Venezia, Brindisi, Reggio Calabria, Crotone e Catanzaro. I particolari dell' operazione saranno resi noti questa mattina, alle 10.30, nella sala conferenza del Comando provinciale della Guardia di Finanza di Catanzaro, alla presenza del procuratore capo della Repubblica, Vincenzo Antonio Lombardo.
Aggiornamenti h 10:03
Le persone coinvolte nell'inchiesta sono tutti rappresentanti della società "Enertech", che gestiva la discarica di Alli di Catanzaro fino a pochi giorni fa, e dell'Ufficio del commissario per il superamento dell'emergenza rifiuti in Calabria. Agli arresti sono finiti Stefano Gavioli e Loris Zerbin, rispettivamente amministratore e direttore tecnico della "Enertech". Gli arresti domiciliari sono stati concessi a Giovanni Faggiano ed Enrico Prandin della "Enertech" e all'avvocato Giancarlo Tonetto. Il giudice Abgail Mellace ha, invece, ordinato l'obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria per Paolo Bellanio e Antonio Garrubba, dipendenti della stessa società. L'interdizione dai pubblici uffici è stata applicata, invece, per i tre rappresentanti dell'Ufficio emergenziale, il commissario Graziano Melandri e i tecnici Domenico Richichi e Simone Lo Piccolo. Infine, risulta indagato, senza l'applicazione di alcuna misura, l'attuale assessore regionale all'Ambiente, Francesco Pugliano, nella sua qualità di ex sub commissario dell'Ufficio emergenziale.
I provvedimenti odierni hanno consentito di disarticolare l’insidiosa organizzazione criminosa, composta da noti imprenditori ed affermati professionisti, finalizzata a perpetrare frodi fiscali per un importo complessivo di circa 50 milioni di euro. In particolare, l’a.g. catanzarese ha disposto: l’arresto di cinque soggetti; l’imposizione dell’obbligo di presentazione alla pg nei confronti di due persone; la notifica dell’invito a presentarsi per rendere interrogatorio propedeutico alla misura interdittiva della sospensione dall’esercizio di un pubblico ufficio nei confronti di tre funzionari del commissariato per il superamento dell’emergenza ambientale nella regione calabria; l’esecuzione di diverse perquisizioni domiciliari e locali; il sequestro, anche nella forma per equivalente, di beni per oltre 12 milioni di euro nei confronti di quattro indagati, a completamento delle misure reali già eseguite dalla guardia di finanza nello scorso agosto.
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